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Yara, legale Bossetti: “Video furgone fatto gravissimo”. Intanto spunta un altro uomo

L’avvocato di Massimo Bossetti, imputato per l’omicidio di Yara Gambirasio, torna a parlare del video del furgone confezionato per esigenze di comunicazione e di indagini che sarebbero state fatte male. Intanto oltre al muratore ci sarebbe un altro uomo comparso “marginalmente” nell’inchiesta.
A cura di Susanna Picone
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“Il processo mediatico va decisamente oltre ogni immaginazione. È stato candidamente ammesso dal comandante dei Ris che, d'accordo con la Procura, è stato confezionato un video per esigenze di comunicazione. Associando dei frame dove si faceva vedere il famoso furgone che girava attorno alla palestra, che non erano riconducibili al furgone di Bossetti. Questa è una cosa di una gravità inaudita”: a tornare nuovamente sulla polemica relativa al famoso video del furgone che transita intorno al luogo in cui il 26 novembre 2010 è scomparsa Yara Gambirasio – la ragazzina trovata senza vita esattamente tre mesi dopo – è Claudio Salvagni, uno degli avvocati di Massimo Giuseppe Bossetti, attualmente a processo per l’omicidio della giovane di Brembate Sopra. L’avvocato, intervenuto ai microfoni della trasmissione “Legge o giustizia” su Radio Cusano Campus, ha attaccato dicendo che in un processo così importante con dei giudici popolari il tentativo sarebbe stato quello di creare un convincimento ancor prima che il processo iniziasse.

L’avvocato di Bossetti: “Sul corpo di Yara due dna” – Secondo Salvagni con quelle immagini si tenta di convincere la gente che Bossetti è il colpevole, al di là del fatto del dna. L’avvocato ha parlato delle indagini relative alla scomparsa e al delitto di  Yara Gambirasio dicendo come non sarebbero state fatte bene. Ha ricordato che sul corpo della vittima sono stati trovati due tipi di dna: uno è quello di Ignoto 1 e l'altro è il dna di una persona già nota all'epoca, che è quello dell'insegnante della vittima. “L'insegnante di Yara – ha proseguito Salvagni – è stato ascoltato diverse volte, lei ha detto che si sono visti in palestra il giorno della scomparsa di Yara e non vi è stato contatto tra le due. Il suo racconto è farcito da molti ‘non lo so', ‘non ricordo'. Io non voglio spostare l'attenzione su altre persone, voglio solo sottolineare che le indagini sono state fatte male”. L’avvocato di Bossetti ha anche elencato quelle che a suo dire sarebbero altre incongruenze, una relativa ad esempio alle indagini sulle sfere trovate sul corpo di Yara.

Un secondo uomo intorno alla palestra – In queste ore, intanto, si parla anche di un altro uomo che oltre a Massimo Giuseppe Bossetti sarebbe comparso marginalmente nelle indagini sull’omicidio di Yara Gambirasio. A parlare di questa seconda persona è il settimanale "Oggi". Secondo il settimanale nelle stesse ore in cui hanno inquadrato il camioncino di Bossetti si scorge un furgone che incrocia quello del muratore facendo lo stesso percorso intorno alla palestra. Gli avvocati di Bossetti starebbero lavorando anche su queste immagini. Questo secondo uomo in realtà sarebbe stato già sentito dagli inquirenti e avrebbe fornito un alibi uscendo dalle indagini. Poco si sa però di quanto siano state approfondite queste indagini.

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