Yara Gambirasio, il pm Ruggeri e la pista della vendetta: “Già esclusa”

Dal carcere Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello arrestato un mese fa con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio, nei giorni scorsi si è difeso parlando di un omicidio maturato negli ambienti di lavoro per una vendetta nei confronti del padre della 13enne di Brembate Sopra, Fulvio Gambirasio. Una tesi che, stando a quanto ha comunicato un avvocato di Vicenza, sarebbe stata confermata anche da un’altra persona. Si tratta di una persona che nel periodo dell’omicidio si è trovata a Brembate Sopra e che è venuta a conoscenza di una circostanza che le ha fatto pensare all’ipotesi della vendetta di qualcuno nei confronti del papà di Yara. Avrebbe parlato solo ora dopo aver saputo che Bossetti, interrogato dal pm, ha riferito le voci che circolavano nei cantieri all’epoca del delitto. Ma, di fronte a questa ipotesi, è intervenuta direttamente il magistrato che si occupa del caso di Yara Gambirasio. È il Corriere a riportare le parole del pm Letizia Ruggeri, che sarebbe scettica sulla nuova testimonianza in arrivo da Vicenza. “Ad oggi nessuno ha dato indicazioni utili alle indagini, nemmeno ora che c’è stato un fermo. E quelle che ci sono arrivate, anche in buona fede, sono per lo più prive di riscontri”, così il pm che tra l’altro ha parlato di tanto lavoro da fare.
Caso Yara, escluso il giudizio immediato?
Ci sono da analizzate le oltre mille pagine di tabulati telefonici del presunto assassino Bossetti, vanno studiati i filmati delle telecamere che hanno ripreso il furgone Iveco Daily del muratore arrestato, e altro ancora. Ci sono da studiare le testimonianze, compresa quest’ultima che sarebbe stata inviata dall’avvocato di Vicenza dell’associazione “Vite sospese”. “Non ho ancora ricevuto questa testimonianza. La valuteremo, come abbiamo fatto sempre con tutte le segnalazioni”, è quanto avrebbe detto la pm Ruggeri che comunque ha fatto sapere di aver valutato già l’ipotesi della vendetta ma che non è mai emerso nulla. Dunque, considerato il lavoro da fare, sarebbe esclusa anche la richiesta di giudizio immediato. Per risolvere il caso di Yara Gambirasio il magistrato sarebbe intenzionata a prendersi tutto il tempo che ha a disposizione.