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Violentata e picchiata a 8 anni dai parenti che l’avevano in affido

Il caso vede come presunta vittima di maltrattamenti e violenza sessuale una ragazza di 19 anni che all’epoca dei fatti era ancora una bambina di otto anni.
A cura di Davide Falcioni
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Picchiata e violentata all'interno della casa in cui abitava e proprio da chi la doveva accudire. È il caso discusso stamattina in un'aula del tribunale di Torino che vede come presunta vittima di maltrattamenti e violenza sessuale una ragazza di 19 anni che all'epoca dei fatti era ancora una bambina di otto anni.

La bimba era stata tolta dalla madre per essere affidata a una zia in provincia di Torino. Oltre a essere maltrattata dalla donna, la piccola avrebbe subito abusi sessuali da parte del cugino, oggi quasi trentenne. Quando si sottraeva alle morbose attenzioni del giovane, veniva picchiata e minacciata, come ha spiegato la sua legale, l'avvocata Manuela Martini.

Dopo anni di terapie oggi la 19enne ha un lavoro, vive con la madre e si prende cura di lei. "Ho visto una ragazza a cui nessuno ha creduto, ma che oggi ha la possibilità di mettere un punto su quella storia – ha spiegato l'avvocata Martini – Non solo il suo racconto era vero, ma ci sono dei riscontri".

Il pubblico ministero Lisa Bergamasco ha chiesto tre anni per la zia e 5 anni e 8 mesi per il figlio.

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