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Violentata dal branco a Palermo, condanna definitiva per il minore: “Ha istigato gli altri”

Nonostante la minore età all’epoca dei fatti, il giovane ha ricevuto la pena più pesante rispetto agli altri imputati maggiorenni per lo stupro di gruppo avvenuto due anni fa ai danni di una 19enne violentata in un cantiere abbandonato del Foro Italico.
A cura di Antonio Palma
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È definitiva la condanna per l’unico minore imputato per lo stupro di gruppo di Palermo avvenuto due anni fa ai danni di una 19enne violentata in un cantiere abbandonato del Foro Italico. I giudici della Corte di cassazione infatti hanno respinto il ricorso presentato del giovane oggi 19enne e poco meno che 18enne all’epoca dei fatti. Confermata dunque la condanna otto anni e otto mesi per violenza sessuale emessa dalla magistratura minorile sia in primo sia in secondo grado di giudizio.

Nonostante la minore età all’epoca dei fatti, il giovane ha ricevuto la pena più pesante rispetto agli altri imputati maggiorenni per lo stupro di gruppo, tutti condannati a pene tra i 6 e i 7 anni di carcere. Gli imputati, infatti, avevano scelto di non fare ricorso in appello ottenendo, così come previsto dalla riforma Cartabia, lo sconto di un sesto delle pene.

Secondo i giudici, inoltre, il minore è colui che avrebbe istigato e spinto gli altri a violentare la ragazza, picchiata mentre la costringevano a fare sesso con cinque ragazzi contemporaneamente mentre un altro filmava lo stupro. Dopo i fatti, era stato sempre lui, che avrebbe compiuto la maggiore età pochi giorni dopo, a pubblicare sui social commenti e video in cui descriveva gli abusi compiacendosi con frasi del tipo: “ficimu un macello n’addivirtemu”.

Nelle precedenti condanne i giudici hanno ribadito che fu proprio il minore “ad aprire le danze facendosi praticare sesso orale dalla povera ragazza di fatto immobilizzata e tenuta per il capo”. “A parte bere in compagnia qualche cocktail al bar in una placida serata estiva la vittima non ha mai espresso alcun consenso ai plurimi e reiterati rapporti sessuali imposteli” hanno sottolineato i giudici rigettando in toto la tesi difensiva del rapporto consenziente.

Sono già definitive altre 5 condanne a carico degli altri componenti adulti del gruppo mentre l'unico procedimento ancora aperto è quello a carico dell’imputato che ha avuto la pena più bassa e cioè 4 anni con il riconoscimento delle attenuanti generiche perché è l’unico ad aver fatto ricorso in appello.

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