Vicenza, anziani morti dopo cure sospette della finta badante Paola Pettinà: disposta riesumazione salme

Il Gip del Tribunale di Vicenza ha disposto la riesumazione delle salme e l’esecuzione di accertamenti medico-legali e tossicologici su quattro anziani deceduti in circostanze sospette. Le vittime, tutte affidate alle cure di Paola Pettinà, 46 anni, si sospetta possano essere state stordite con massicce dosi di farmaci somministrati senza controllo, fino al decesso.
La donna, che si presentava come infermiera e assistente domiciliare, pur non risultando iscritta ad alcun albo professionale, è attualmente detenuta con l’accusa di omicidio volontario aggravato per la morte di una sua assistita. In seguito, il suo nome è comparso anche nei fascicoli relativi ad altre tre morti sospette, tutte avvenute in abitazioni private nel Vicentino dove la Pettinà lavorava.
Il giudice per le indagini preliminari Matteo Mantovani ha accolto la richiesta di incidente probatorio avanzata dalla Procura, in accordo con i familiari delle vittime, per procedere a una perizia medico-legale e tossicologica che possa fare chiarezza sulle reali cause dei decessi. Secondo l’ordinanza firmata dal gip, gli accertamenti si rendono “necessari per lo sviluppo dell’attività investigativa e procedimentale in senso stretto”.
A condurre le analisi saranno il medico legale Antonello Cirnelli e la tossicologa forense Donata Favretto, incaricati ufficialmente dal tribunale. Il loro compito sarà stabilire se nei corpi riesumati siano presenti tracce di benzodiazepine, barbiturici o altri sedativi in quantità tali da risultare letali, e se le modalità di somministrazione possano essere riconducibili a una condotta dolosa.
La vicenda ha destato profondo allarme nell’opinione pubblica, non solo per la gravità delle ipotesi di reato, ma anche per la facilità con cui la donna sarebbe riuscita a farsi accettare in contesti familiari fragili, sfruttando fiducia e vulnerabilità. Gli inquirenti stanno inoltre vagliando eventuali altri incarichi avuti in passato dalla Pettinà, alla ricerca di possibili ulteriori vittime non ancora emerse.