Viaggio nei vicoli della droga di Genova: tra i giovani si spaccia il farmaco Rivotril, “l’eroina dei poveri”

Quando vai a Genova è come se vivessi tre città diverse. Quella della principale piazza De Ferrari, fatta di negozi e ampi spazi. Quella di Boccadasse, il gioiellino caratteristico della Liguria che piace ai turisti. E poi c'è il centro storico, quello fatto di vicoli stretti che iniziano dal porto antico e sembrano non finire mai. "Abbiamo il centro storico più grande d'Europa", precisano subito a Fanpage.it sia il procuratore capo di Genova, Nicola Piacente, che il comandante del Reparto Operativo dei carabinieri della città, il colonnello Michele Lastella.
Se non sei un genovese, per orientarti in questi vicoli devi attivare il navigatore sul cellulare. E il consiglio è quello di non girare da soli, soprattutto una volta calata la sera. Perché? Semplice: il centro storico più grande d'Europa è anche una delle più grandi piazza di spaccio d'Italia. Lo si percepisce la sera, lo si percepisce la mattina.

Noi di Fanpage.it abbiamo documentato cosa succede tra queste vie che sembrano sempre più strette. Il nostro è stato un "viaggio" nello spaccio di droga: con le telecamere nascoste abbiamo affiancato i carabinieri del nucleo operativo di Genova nei loro controlli in questi vicoli.

Quali sono le droghe vendute nelle piazze di spaccio di Genova
Alle prime ore del giorno se si cammina per i vicoli del centro per terra trovi di tutto. Palloncini di ogni colore: quelli che solitamente si usano per le feste dei bambini, qui invece servono per inalare le droghe sintetiche che vengono vendute e consumate tra i vicoli genovesi. Tra queste c'è lo Shaboo, che è 10 volte più potente della cocaina.
"Questo tipo di droga ha effetto eccitante e arriva dalle Filippine", ci spiega il procuratore Piacente. Tra le droghe sintetiche c'è anche la cocaina rosa: "Ha effetti deleteri sulle funzioni cerebrali e quindi sulla salute in generale del consumatore", continua il procuratore. Di certo non mancano le droghe più tradizionali come la cocaina e il crack. "Sta aumentando soprattutto il consumo di quest'ultima droga", aggiunge Piacente.
Il dato più triste è che a Genova "sono sempre più giovani che si rivolgono agli spacciatori". Ma quale organizzazione criminale c'è dietro lo spaccio di droga?

Quale organizzazione criminale gestisce il traffico della droga in città
Il procuratore capo di Genova Nicola Piacente spiega che dietro al traffico di sostanze stupefacenti ci sono diverse organizzazioni criminali. Se si considera il macro fenomeno dell'importazione di droga dal Sudamerica la maggior parte del mercato criminale è nelle mani delle organizzazioni albanesi e della ‘ndrangheta. "Per quanto riguarda invece il traffico e lo spaccio al minuto la gestione è affidata soprattutto alla criminalità senegalese".

E poi Piacente tiene a sottolineare: "Si deve tenere conto che in questo periodo le indagini hanno evidenziato delle vere e proprie alleanze tra le organizzazioni calabresi e quelle albanesi. Quindi spesso non c'è concorrenza. Agiscono nell'ambito di una pax criminale e quindi non provocano nessun allarme sociale per quanto riguarda l'ordine pubblico".
Questo vuol dire che in questi casi non ci sono faide tra organizzazioni criminali. Certo è che le mafie sono aiutate da questi stretti vicoli: "Questa morfologia urbanistica può facilitare lo spaccio. Basti pensare all'occultamento dello stupefacente piuttosto o la cessione di droga che avviene tutto in tempi rapidi. Tutto senza che sia particolarmente evidente", conclude Piacente.
Non solo droghe tradizionali: il farmaco Rivotril, l'eroina dei poveri
Non solo droghe tradizionali girano tra i vicoli genovesi. Tra i giovani si sta diffondendo lo spaccio – quindi la vendita illegale – di farmaci, soprattutto il Rivotril. Si tratta di un antiepilettico a base di clonazepam appartenente alla classe dei medicinali chiamati benzodiazepine: è usato nei neonati, nei bambini e negli adulti per il trattamento di alcune forme di epilessia. Nei vicoli lo si spaccerebbe a 5 euro a pasticca. Il farmaco, se preso fuori da indicazioni mediche, può potare a uno stato confusionale e a dipendenza.

Il colonnello Michele Lastella, comandante del reparto operativo dei carabinieri di Genova, spiega quello che sta accadendo: "Questo tipo di farmaco mischiato con alcool o con altri oppiacei provoca tutta una serie di effetti che sarebbero controindicati nell'assunzione normale, ma che invece sono proprio ricercati dagli assuntori. La benzodiazepina con l'alcol o con gli oppiacei può dare effetti quasi sedativi, manda le persone in uno stato confusionale e talvolta può portare a uno stato di agitazione". Ecco quindi il Rivotril: "Costa a pastiglia soltanto 5 euro quindi viene considerata l'eroina dei poveri".
Il comandante poi precisa che questo farmaco è "reperito in modo illegale nel mercato nero o nel deep web o ancora con l'utilizzo di ricette false. Chi riesce ad acquistare questo tipo di farmaci talvolta riesce poi a rivenderlo, guadagnandoci fino a venti volte in una maniera assolutamente semplice".