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Opinioni

L’Italia si lamenta, ma per la Farnesina mezza Europa è a rischio scippi e rapine

Stando al sito della Farnesina “Viaggiare Sicuri” l’Europa occidentale è un coacervo di borseggiatori e rapinatori che prendono nel mirino i turisti. Dalla Svezia all’Irlanda, dal Portogallo alla Spagna: ecco gli allerta del ministero degli Esteri ai viaggiatori italiani.
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L'ex sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino soleva rispondere così, a chi tra i giornalisti le chiedeva del ciclico ancorché cronico incremento degli scippi nel capoluogo partenopeo: «Io sono stata borseggiata una sola volta, in una chiesa. Ero a Bruxelles…». Comprensibilmente i sindaci non gradiscono che la propria città venga indicata come la "capitale" delle rapine, dei borseggi e degli scippi, soprattutto di quelli ai danni dei turisti. Napoli gode di cattiva fama da sempre: lo scorso anno addirittura dagli altoparlanti di una nave da crociera i passeggeri approdati nella città vesuviana venivano ammoniti a lasciare in cabina oggetti di valore. Quest'anno (e non solo quest'anno, la storia accade praticamente ogni estate) il Foreign Office inglese ha avvertito i sudditi di Sua Maestà sulla possibilità che sia a Roma che a Napoli si possano imbattere in mariuoli. Apriti cielo: il sindaco Ignazio Marino a Roma ha subito replicato che «a Londra è peggio». La domanda, come diceva qualcuno, sorge dunque spontanea: cosa succede nelle altre città d'Europa? E soprattutto: cosa fa il nostro ministero degli Esteri al pari dei suoi omologhi europei, per avvertire di eventuali rischi i cittadini del Belpaese temporaneamente fuori Italia?

Sul sito Viaggiare Sicuri le informazioni sulla sicurezza nei paesi esteri

Esiste un efficace servizio web che si chiama Viaggiare Sicuri, fornito dal ministero Affari Esteri e gestito in collaborazione con l'Aci, Automobil Club Italia, nato per mettere «a disposizione del cittadino informazioni di carattere generale sui Paesi esteri, ivi comprese quelle relative alla situazione di sicurezza». «Le schede e gli avvisi per i viaggiatori che si recano all'estero – dichiara Viaggiare Sicuri – sono basati su informazioni ritenute affidabili e disponibili alla data della loro pubblicazione e sono curate dal Ministero degli Affari Esteri e dall'Aci nell'ambito delle rispettive competenze».
Stando al servizio internet della Farnesina, l'Europa occidentale è un coacervo di scippatori. Altro che il timido avviso inglese sui ladruncoli a Roma o Napoli. Iniziamo proprio dal Regno Unito. Cosa dice l'Italia dell'Inghilterra? «Nell’ultimo anno – si legge in un avviso emesso all'inizio d'agosto 2014 – si è verificato un aumento della criminalità comune (furti e scippi). Si raccomanda quindi di prestare la massima attenzione e cautela quando si viaggia in autobus o metropolitana o in luoghi affollati, specie in quelli particolarmente frequentati da turisti». E ancora, si rivangano vicende di anni fa: «Le periferie di alcune tra le principali città dell’Inghilterra sono state teatro, nell’agosto 2011 – si legge – in particolare nelle ore notturne, di fermenti sociali e violente proteste, con episodi di vandalismo e saccheggi. Da allora la situazione è ora tornata alla normalità. Si raccomanda in ogni caso di prestare attenzione a notizie, diramate dagli organi di informazione o dalle Autorità locali, di possibili nuovi disordini». Se ci si vuole spostare più su, in Irlanda, non va meglio: «Nelle maggiori città irlandesi si possono verificare episodi di microcriminalità. I turisti possono essere oggetto essenzialmente di furti e scippi. Negli ultimi anni a Dublino, soprattutto nel centro e all’interno dei locali affollati, si sono registrati furti ai danni dei turisti. Si raccomanda quindi massima attenzione», si legge. Come zona a rischio viene individuata l'area del centro storico e quella dei «quartieri degradati». Dunque il cielo d'Irlanda sarà pure bello, ma al verde rischiano di rimanerci i turisti (sempre secondo il sito della Farnesina).

Da Stoccolma a Copenaghen, per la Farnesina bisogna stare attenti ai ladri

La Penisola Scandinava? Peggio che in un libro di Stieg Larsson. In Svezia, dice il ministero «sono in aumento i casi di furto a danno di turisti che avvengono principalmente in locali pubblici, sui mezzi di trasporto e negli alberghi»; in Norvegia «col periodo estivo si verifica un aumento degli episodi di microcriminalità (furti e borseggi, in particolare)»; in Danimarca: «si è riscontrato negli ultimi anni un aumento dei furti negli alberghi sempre a danno di turisti», soprattutto ovviamente a Copenaghen. Insomma, a vederla così, meglio una periferia degradata d'una grande città italiana. Pure il centro d'Europa è un postaccio, pare: nei Paesi Bassi si chiede «particolare attenzione nel centro di Amsterdam, sui trasporti pubblici, nelle stazioni ferroviarie e alle fermate di autobus e tram, nonché sui treni da e per l’aeroporto internazionale di Schiphol» spiegando altresì che sono frequenti i furti di biciclette e oggetti all’interno di autovetture. Nel Lussemburgo pur ammettendo che la «criminalità comune è piuttosto scarsa» si consiglia, comunque, di »prestare attenzione alle borse e al portafoglio». E infine, il Belgio. Qui c'è l'allarme: «Si registra un aumento della piccola criminalità. Si consiglia di adottare la necessaria prudenza, soprattutto nelle ore serali, nelle zone poco frequentate delle principali città ed in particolare nelle immediate vicinanze delle stazioni ferroviarie».

E in Spagna, quanti "mariuoli"

Spostarsi in penisola Iberica significa aprirsi a nuovi timori. Sulla Spagna "Viaggiare Sicuri" si sbizzarrisce, indicando punto per punto le zone con «scippi e furti con destrezza e in alcuni casi anche con violenza». A Madrid nel mirino ci sono il mercato domenicale del "Rastro", centro storico e zona della Puerta del Sol, Plaza S. Ana, zone marginali del Parco del "Retiro" in ore notturne, Aeroporto di Madrid Barajas; a Barcellona: Porto, le Ramblas, il Raval, il Barrio Gótico, la Sagrada Familia, Playa de la Barceloneta, i Grandi Magazzini, Aeroporto del Prat, Autostrade e Stazioni di servizio (frequenti casi di rapina sui tratti autostradali, in particolare l'autostrada mediterranea AP7). «A Barcellona – si legge – sono frequenti i furti a danno di veicoli con targa straniera effettuati da un gruppo organizzato con la seguente tecnica: viene bucata una delle ruote dell’auto parcheggiata o che si trova in mezzo al traffico. Quando il conducente si ferma per verificare il contrattempo, una persona finge di prestare soccorso mentre, approfittando della distrazione, un altro complice sottrae il bagaglio ed eventualmente le borse dall’auto». E ancora: Costa Brava, Costa del Sol, le Canarie e in particolare Playa de las Americas a Tenerife e Playa del Inglès a Gran Canaria; Siviglia, Palma de Maiorca e l'immancabile Ibiza. Insomma, un disastro totale. Se ci si sposta nel vicino Portogallo non va meglio. La Farnesina ammette che «Lisbona è una tra le capitali europee più sicure». Pur tuttavia, spiega: «È prudente tuttavia premunirsi contro il rischio di furti e borseggi in alcune delle zone più visitate della città (Belém, Baixa, Alfama, Castelo, Bairro Alto e Chiado) così come sui mezzi di trasporto pubblico maggiormente frequentati (tram 28 e 15, metropolitana)».

Infine, la Francia. Dove la grandeur evidentemente è tale anche nella fine arte del borseggio, almeno stando a quel che racconta il sito del governo italiano. «Zone di cautela: le grandi città come Parigi, Marsiglia, Lione e Nizza richiedono particolare attenzione a causa della diffusa microcriminalità a danno di turisti. Occasioni di pericolo possono crearsi a causa delle tensioni sociali, nelle periferie dei grandi agglomerati urbani». E infine: «Sono recentemente aumentati gli atti di microcriminalità a danno di turisti che visitano la Costa Azzurra ed in particolare Nizza, dove sono state registrate numerose denunce per piccoli furti effettuati da delinquenti in moto che, accostandosi ai turisti o alle autovetture in sosta ai semafori, scippano borse o valori».
A quanto se ne sa, nessuno di questi paesi né tanto meno nessun sindaco inglese, francese, spagnolo, scandinavo, si è lamentato degli avvisi del governo italiano ai turisti.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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