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Venne ferito da un carabiniere dopo una fuga in auto con sparatoria, ora chiede 120mila euro di risarcimento

Un uomo di 57 anni ha chiesto 120mila euro di risarcimento in seguito alla perdita del rene dopo essere stato raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco esplosi da un carabiniere che nel 2023 aveva dovuto inseguirlo in auto perché non si era fermato all’alt. Il 57enne ha chiamato in causa anche il ministero dell’Interno come responsabile civile.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Un risarcimento di 120mila euro è quanto ha chiesto un 57enne che nella notte del 6 marzo del 2023 era stato colpito dai proiettili di un carabiniere che stava cercando di fermarlo dopo una fuga rocambolesca per tutta la città di Ancona. Il 57enne in questione ha chiamato in causa anche il ministero dell'Interno come responsabile civile.

Secondo quanto ricostruito, l'uomo sarebbe fuggito da una pattuglia dei carabinieri terminando la folle corsa a Posatora dove poi si era verificata la sparatoria. Il 57enne non si era infatti fermato all'alt dei militari che stavano pattugliando il territorio dopo una serie di furti in appartamento.

Durante la rocambolesca fuga in auto, il carabiniere aveva anche rischiato di essere investito. Ora sia il 57enne che il militare rischiano di finire a processo in due procedimenti diversi: il "fuggiasco" è infatti accusato di lesioni personali stradali gravi per la guida pericolosa, l'eccesso di velocità e resistenza a pubblico ufficiale, mentre il carabiniere per aver aperto il fuoco contro l'uomo causandogli la perdita del rene.

Stando a quanto ricostruito, infatti, il 57enne viaggiava senza assicurazione e con una targa clonata. Per questo motivo non si sarebbe fermato all'alt, dando il via a un inseguimento di una decina di chilometri terminato a Posatora dove vi è stato lo speronamento con i conseguenti 70 giorni di prognosi dati al carabiniere che ha rischiato di essere investito. L'uomo deve affrontare l'udienza predibattimentale il 16 ottobre, ma il militare deve comunque rispondere davanti ai giudici dei colpi di arma da fuoco esplosi contro il fuggiasco.

Ieri invece c'è stata l'udienza preliminare proprio per il carabiniere accusato di lesioni per eccesso colposo dell'uso dell'arma, falsità ideologica e depistaggio: secondo le autorità, infatti, l'uomo avrebbe dichiarato lo sparo di meno colpi (due) rispetto a quelli poi esplosi contro il 57enne (tre) ed emersi dalle indagini.

L'uomo chiede 120mila euro di risarcimento al militare e ha tirato in causa il ministero come responsabile civile: in caso di condanna dovrà rispondere al pari dell'imputato. L'udienza è stata fissata per il 3 novembre per decidere su eventuale rinvio a giudizio.

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