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Covid 19

Va all’ospedale per operarsi a un tumore ma contrae il Covid e muore: indagati 16 medici

Sedici medici dell’ospedale “Panico” di Tricase (Lecce) sono indagati per la morte dell’ex direttore amministrativo del nosocomio di Gallipoli, Fausto Gatto, 77 anni: l’uomo è deceduto il primo maggio scorso per le complicanze causate dal Covid-19 contratto durante il ricovero nella struttura sanitaria salentina.
A cura di Davide Falcioni
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Sedici medici dell'ospedale "Panico" di Tricase (Lecce) sono indagati in relazione alla morte dell'ex direttore amministrativo del nosocomio di Gallipoli, Fausto Gatto, 77 anni: l'uomo è deceduto il primo maggio scorso per le complicanze causate dal Covid-19 contratto durante il ricovero nella struttura sanitaria salentina, dove era stato trasferito per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. La pm titolare dell'inchiesta Giorgio Villa ipotizza per gli indagati il reato di responsabilità colposa per morte in ambito sanitario.

L'iscrizione nel registro degli indagati dei 16 camici bianchi, tutti in servizio all'ospedale Panico, rappresenta un atto dovuto nell'ambito dell'inchiesta, avviata dopo la denuncia dei familiari del paziente. Fausto Gatto, persona molto nota negli ambienti sanitari salentini in virtù del suo importante incarico nell'ospedale di Gallipoli, era stato ricoverato a Tricase il 25 marzo per essere sottoposto a un intervento chirurgico per la rimozione di una piccola massa tumorale all'esofago. Dopo l'operazione, Gatto è stato trasferito nel reparto di Lungodegenza, dove avrebbe contratto il Covid insieme ad altri degenti a causa di un focolaio. Il successivo peggioramento delle condizioni di salute ha determinato il ricovero al Dea (Dipartimento di emergenza e accettazione) di Lecce, dove l'ex dirigente è deceduto.

"Dal 25 marzo i parenti di Fausto Gatto non l'hanno più visto", spiega l’avvocato Luigi Ciccarese, legale della famiglia. "Nell’ultima settimana – racconta – non ha più avuto alcun contatto con i suoi familiari perché necessitava della respirazione con il casco". Luca e Barbara – figli del paziente – hanno deciso di vederci chiaro e a poche ore dalla morte del padre avevano già scritto una denuncia-querela depositata in procura per consentire agli inquirenti di verificare se siano stati rispettati i protocolli anti Covid in ospedale e se le terapie adottate siano state adeguate.

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