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Va al lavoro ma dimentica il figlio di 15 mesi in auto, il piccolo muore di caldo: la tragedia in Belgio

A Namur, in Belgio, un bimbo di 15 mesi è morto per ipertermia dopo essere stato dimenticato per ore in auto dal padre. La Procura ha avviato un’indagine per omicidio colposo. Il piccolo è deceduto per surriscaldamento in una giornata calda.
A cura di Davide Falcioni
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immagine di repertorio
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Un bambino di appena 15 mesi è morto dopo essere stato lasciato per ore all'interno di un'auto parcheggiata sotto al sole a Namur, in Belgio. A confermarlo sono le autorità locali, che hanno aperto un’indagine per omicidio colposo. Secondo le prime ricostruzioni diffuse dalla Procura, il piccolo sarebbe stato "dimenticato all’interno di un veicolo" dal padre, che si stava recando al lavoro e avrebbe dovuto lasciarlo all’asilo. L’uomo avrebbe poi parcheggiato l’auto nel piazzale dell’azienda dove è impiegato, senza accorgersi della presenza del bambino.

La scoperta è avvenuta solo ore dopo, quando ormai era troppo tardi. L'autopsia ha escluso segni di violenza, confermando che il decesso è avvenuto per ipertermia — un grave surriscaldamento del corpo dovuto all'esposizione prolungata al caldo.

L’ipertermia si verifica quando il corpo non riesce più a disperdere il calore accumulato e la temperatura interna sale oltre i livelli di sicurezza. A differenza della febbre, che è una risposta fisiologica a un'infezione, l’ipertermia è causata da fattori ambientali, come l’eccessivo calore in uno spazio chiuso. I bambini, in particolare, sono molto più vulnerabili, poiché il loro corpo si surriscalda più rapidamente rispetto a quello di un adulto. Se non trattata tempestivamente, può provocare danni irreversibili agli organi vitali e portare alla morte.

Il caso di Namur ha suscitato grande commozione e indignazione nell'opinione pubblica belga, anche perché richiama alla mente episodi simili accaduti in passato, non solo in Belgio ma anche in Italia e in altri Paesi. Gli esperti sottolineano come questo tipo di incidente possa colpire anche genitori premurosi, spesso vittime di automatismi mentali e stress quotidiano. Le autorità belghe stanno ora ricostruendo nel dettaglio la dinamica dell’accaduto per stabilire eventuali responsabilità penali.

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