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Va a visita per idoneità sportiva, calciatore 16enne scopre una pallina al cuore: rarissimo tumore

“Pensavo fosse un normale controllo, ci sono rimasto davvero male” ha ammesso il giovane calciatore 16enne che sta già recuperando dopo l’intervento a Reggio Emilia. “Ora l’obiettivo è tornare più forte di prima anche sui campi da calcio”.
A cura di Antonio Palma
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Da una semplice visita per idoneità sportiva, un ragazzo emiliano di 16 anni ha scoperto che aveva una anomalia al cuore, una pallina da 1,4 centimetri nella cavità del ventricolo sinistro che era un rarissimo tumore al cuore. A raccontare la sua storia il Salus Hospital di Reggio Emilia dove l'adolescente è stato poi sottoposto a un delicato intervento chirurgico che ha permesso di rimuovere la massa tumorale. Il giovane si era sottoposto ai normali controlli annuali necessari per continuare ad allenarsi a calcio, la sua passione, in una squadra locale. Dall'elettrocardiogramma però è stata riscontrata un'anomalia al cuore che si è rivelata essere un tumore rarissimo

"Pensavo fosse un normale controllo, ci sono rimasto davvero male" ha ammesso il giovane. Al sedicenne è stato diagnosticato un emangioma capillare, un tumore benigno con un'incidenza tra lo 0,002 e lo 0,3%. Una diagnosi arrivata grazie al lavoro  di gruppo del medico dello sport Luca Piccinini, della cardiologa Evelina Faragasso e del responsabile del laboratorio ecografico del policlinico universitario di Modena, Andrea Barbieri. Per il ragazzo è stato deciso così un intervento immediato eseguito dall'equipe del dottor Vinicio Fiorani, responsabile della cardiochirurgia del Salus Hospital.

Un intervento messo in atto con una operazione mininvasiva perfettamente riuscita. Dopo un breve periodo in terapia intensiva, il giovane  infatti ha terminato la degenza in reparto con 15 giorni di riabilitazione cardiorespiratoria ed è ritornato già a scuola anche se dovrà ancora affrontare un lento recupero per poter varcare di nuovo i campi da calcio tanto amati.

"Questo genere di tumori è rarissimo e ha la tendenza a crescere col rischio di ostruire il flusso sanguigno o di distaccarsi ed, embolizzando, andare a danneggiare altri organi come ad esempio il cervello con la grave conseguenza di un ictus" ha spiegato il dottor Vinicio Fiorani, aggiungendo: " Va dunque asportato. In letteratura risulta un solo caso di emangioma asportato per via mininvasiva ma di tipo cavernoso.  Possiamo dunque affermare di essere i primi ad asportare un emangioma di tipo capillare in maniera mininvasiva".

"Ci sono rimasto davvero male quando ho scoperto che c'era dell'altro. Ma è andato tutto bene e sono ritornato a scuola a meno di un mese dall'intervento" ha spiegato il sedicenne, aggiungendo: "Sono felice di riprendere molti aspetti della vita normale e sono stato davvero contento di ritrovare tutto l'appoggio dei compagni di classe e dei professori, che non è mai mancato durante i giorni in cui sono dovuto rimanere a casa. Ora l'obiettivo è tornare più forte di prima anche sui campi da calcio".

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