USA, polizia arresta una sedicenne: progettava strage di afroamericani in chiesa

Stava progettando una strage in una chiesa frequentata da afroamericani la ragazza di 16 anni arrestata dalla polizia in Georgia, Stati Uniti:la giovane intendeva compiere un attacco ai fedeli con coltelli e altre armi da taglio, ma è stata fermata grazie alla prontezza dei suoi compagni di scuola che avevano letto un "piano dettagliato" della strage su un quaderno. Insospettiti, i ragazzi hanno allertato la polizia che è subito intervenuta sventando un attentato alla Bethel African Methodist Episcopal Church di Gainesville.

Un piano "definitivamente a sfondo razzista", ha dichiarato il sergente Kevin Holbrook della polizia della città della Georgia spiegando che nel quaderno è contenuto "una sorta di manifesto" in cui si spiegano le modalità dell'attacco. "Ci sono molti brani scritti e disegni, e moltissimi messaggi di odio – ha detto – e tanti dettagli con informazioni specifiche". La sedicenne infatti avrebbe svolto una ricerca sulle chiese afroamericane della zona, scegliendo la Bethel Church perché più piccola delle altre. E si sarebbe già recata sul posto nelle scorse settimane, trovando tuttavia, fortunatamente, l'edificio vuoto. Da anni le chiese afroamericane ed altri luoghi di culto sono oggetto negli Stati Uniti di un'ondata di violenza ed intimidazione condotta da suprematisti bianchi ed altri gruppi di estrema destra.

Reginald Jackson, vescovo a capo dell'African Methodist Episcopal (A.M.E.), ha dichiarato: "Se da una parte siamo molto preoccupati per questo incidente, non siamo sorpresi: crimini d'odio e terrorismo sono in crescita da molti anni". I vertici della chiesa ritengono che la ragazza arrestata si sia ispirata a Dylann Roof, il giovane suprematista bianco che nel 2015 ha ucciso nove persone nella Emanuel African Methodist Episcopal Church di Charleston, South Carolina.