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“Una negra non merita 10”, messaggi razzisti alla studentessa 14enne di Pisa

Dopo diversi episodi il padre della ragazzina, un 56enne senegalese che lavora in Italia da 15, ha fatto denuncia ai carabinieri.
A cura di Antonio Palma
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Prima frasi ingiuriose su foglietti volanti non firmati, poi un quaderno fatto a pezzi e le pagine di due libri di testo strappate, infine cinque lettere anonime che qualcuno le ha infilato nel diario con frasi esplicitamente razziste. È quanto è stata costretta a subire una ragazza di 14 anni di origini senegalesi che frequenta la scuola superiore in Italia. È stato proprio in seguito all'ultimo episodio che il padre della ragazzina, che frequenta il primo anno di un istituto superiore di Pisa, ha deciso di sporgere denuncia ai carabinieri. In alcuni dei foglietti infatti si leggeva: "Non si è mai vista una negra che prende 10 a Diritto". Secondo il racconto della quattordicenne, gli episodi sarebbero iniziati dopo gli scrutini dai quali sarebbero emersi ottimi risultati per lei, una delle migliori della classe. I messaggi anonimi in effetti mescolano l’invidia per il rendimento scolastico della ragazzina e il disprezzo per il colore della pelle.

Secondo la denuncia del padre della ragazza, un uomo di 56 anni che lavora in Italia da 15, sui biglietti c'era scritto ad esempio che "non esiste che una negra possa diventare avvocato" o anche frasi del tipo “Quando ve ne tornate al vostro cazzo di paese?”. "Ho parlato coi compagni di classe di mia figlia. Nessuno si è scomposto, come se la cosa riguardasse qualcun altro", ha raccontato l'uomo al quotidiano Tirreno, che per primo ha dato la notizia. La circostanza ha meravigliato la dirigente scolastica secondo la quale gli studenti "non hanno mai dato segni di razzismo, latente o svelato che fosse". La preside comunque non vuole minimizzare l'episodio e assicura: " È un fatto grave, proprio perché a sfondo razzista, e tanto più perché verificatosi in ambiente scolastico. Ed esemplari saranno le punizioni se i responsabili saranno individuati".

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