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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Un video dell’autopsia di Chiara Poggi in vendita online: bloccato da Garante della Privacy, rischio sanzioni

Il Garante della privacy ha adottato un provvedimento di blocco nei confronti di un soggetto che sta rendendo disponibile online a pagamento un video con le immagini dell’autopsia di Chiara Poggi, la ragazza uccisa a Garlasco nel 2007.
A cura di Susanna Picone
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Esiste in rete un video con le immagini dell’autopsia di Chiara Poggi, la giovane donna uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007 e il cui caso e ormai da mesi, di nuovo, al centro delle cronache. Un video scoperto sul mercato online e che ora è stato bloccato dal Garante della Privacy. È notizia di questa mattina che il Garante ha infatti adottato, d'ufficio e in via d'urgenza, un provvedimento di blocco nei confronti di un soggetto che sta rendendo disponibile a pagamento, in rete, il video. Video che, contenendo le immagini della ventiseienne uccisa nella villetta di famiglia a Garlasco, lede chiaramente la dignità sua e dei suoi cari.

Con lo stesso provvedimento, il Garante avverte i media e i siti web che l'eventuale diffusione delle immagini risulterebbe illecita perché in contrasto con le regole deontologiche dei giornalisti e la normativa privacy. L’invito del Garante è dunque rivolto a chiunque entri nella disponibilità di quelle immagini, compresi i mezzi di informazione, ad astenersi dalla loro diffusione. “Anche in considerazione della violenza esercitata nei confronti della vittima lederebbe in modo gravissimo la sua dignità e quella dei suoi familiari”, si legge in una nota. Al tempo stesso l'Autorità si riserva l'adozione di ulteriori provvedimenti anche di carattere sanzionatorio.

Il delitto di Garlasco è tornato da mesi di nuovo al centro delle cronache, diciotto anni dopo l’omicidio, con l’iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Sempio per omicidio in concorso con ignoti o con Alberto Stasi, ovvero il fidanzato della vittima che poi è stato condannato in via definitiva per l’omicidio. Sempio nel 2007 aveva 19 anni e frequentava la villetta di Garlasco teatro del delitto in quanto era un amico del fratello minore di Chiara Poggi, Marco. Già anni fa era stato al centro di indagini, sollecitate da parte dei legali di Stasi, sul dna ritrovato sotto le unghie della giovane uccisa, compatibile con quello del ragazzo. Le accuse vennero poi archiviate. Sempio, come tra l’altro lo stesso Stasi, ha sempre respinto ogni accusa.

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