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Udine, in discoteca tavolo prenotato per gruppo “Centro Stupri”: il Kursaal chiuso per 15 giorni

Sospensione di ogni attività per la durata di 15 giorni per la discoteca Kursaal di Lignano Sabbiadoro dove nei giorni scorsi un gruppo di ragazzi friulani aveva festeggiato prenotando due tavoli a nome “Centro stupri”. Come spiega la motivazione della sospensione, “il personale dipendente della discoteca aveva contrassegnato il cartellino di prenotazione esposto sul tavolo con la dicitura “Centro stupri”,
A cura di Antonio Palma
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Sospensione di ogni attività per la durata di 15 giorni, è questa la decisione del Questore di Udine Manuela De Bernardin Stadoan nei confronti della discoteca Kursaal di Lignano Sabbiadoro dove nei giorni scorsi un gruppo di ragazzi friulani aveva festeggiato prenotando due tavoli a nome “Centro stupri”. Il provvedimento di sospensione della licenza con conseguente chiusura per 15 giorni è stato notificato questa mattina dal personale della Squadra Amministrativa della Questura di Udine al titolare della discoteca. Il provvedimento è stato assunto ai sensi dell'art. 100 del TULPS, a tutela della sicurezza e della salute dei cittadini e dell'ordine pubblico in generale.

Come spiega la motivazione della sospensione, infatti, "il personale dipendente della discoteca aveva contrassegnato il cartellino di prenotazione esposto sul tavolo con la dicitura "Centro stupri", cartellino rimosso dal personale solo dopo la diffusione dell'immagine del cartellino sui social network". Il riferimento è a quanto accaduto sabato scorso quando un gruppo di giovani locali si sono dati appuntamento nel noto locale indossando una tshrt shock su cui campeggiava la scritta "Centro Stupri", la stessa con cui hanno prenotato i tavoli.

Il caso è emerso quando i video e le foto della serata pubblicati sui canali social dallo stesso gruppo di amici con tanto di commenti inneggianti allo stupro e di stampo apertamente razzista sono stati rilanciati online diventando virali. Venuta a conoscenza del fatto, la Questura ha avviato tutti gli “accertamenti necessari per individuare le precise responsabilità di carattere penale dei vari soggetti coinvolti”. Nel frattempo i ragazzi si sono scusati ma questo potrebbe non bastare per evitare le conseguenze del loro gesto.

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