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Guerra in Ucraina

Ucraina, 9 milioni di persone senza elettricità dopo bombardamenti. La Russia evoca guerra nucleare

In Ucraina circa un terzo del sistema energetico è stato bombardato dai russi. Zelensky: “In 9 milioni senza elettricità”. Intanto, Lavrov evoca di nuovo la guerra nucleare: “Il corso politico dell’Occidente, che mira alla totale repressione della Russia, è estremamente pericoloso: presenta rischi di uno scontro armato diretto tra potenze nucleari”.
A cura di Ida Artiaco
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Gli attacchi russi in Ucraina non si sono fermati nemmeno a Natale. I combattimenti sono continuati nelle zone calde del fronte, così come i bombardamenti alle infrastrutture energetiche.

Secondo il segretario di Stati Usa Antony Blinken, "la Russia ha bombardato più di un terzo del sistema energetico dell'Ucraina, precipitando milioni di persone nel freddo e nell'oscurità, mentre arrivano temperature sempre più rigide", stando a quanto si legge in un post pubblicato dal Dipartimento su Twitter. "Riscaldamento, acqua, elettricità – per i bambini, gli anziani, i malati – questi sono i nuovi obiettivi del presidente Putin", ha aggiunto Blinken.

Sulla questione elettricità è intervenuto anche il presidente Zelensky.  "Da questa sera ci sono almeno 9 milioni di persone senza energia elettrica in varie regioni dell'Ucraina – ha detto in un videomessaggio – ma il numero e la durata delle interruzioni sta gradualmente diminuendo. Ci tengo a ringraziare tutti i lavoratori delle imprese energetiche, tutte le squadre di riparazione, grazie alle quali alla vigilia di Natale e a Natale, è stato possibile dare più energia alle persone".

Lavrov: "Corso politico dell'Occidente è pericoloso"

Intanto, dalla Russia arriva una nuova minaccia nucleare. Questa volta a parlare è stato il ministro degli Esteri Sergey Lavrov. "Il corso politico dell'Occidente, che mira alla totale repressione della Russia, è estremamente pericoloso: presenta rischi di uno scontro armato diretto tra potenze nucleari", ha detto in un'intervista all'agenzia Tass.

Lavrov ricorda che Mosca ha affermato più volte che non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare e che "non deve mai essere scatenata". È l'Occidente invece – secondo Lavrov – "con speculazioni irresponsabili" ad affermare "che la Russia sia presumibilmente sull'orlo dell'uso di armi nucleari contro l'Ucraina".

"Dal Pentagono minacce alla vita di Putin"

Lavrov ha anche parlato di minacce del Pentagono alla vita di Putin. "Alcuni ‘funzionari anonimi' del Pentagono hanno effettivamente espresso la minaccia di sferrare un ‘attacco decapitante' al Cremlino, che in realtà è una minaccia di tentato omicidio del presidente russo", ha detto Lavrov. "Se tali idee sono davvero ponderate da qualcuno, allora questo qualcuno dovrebbe pensare meglio alle possibili conseguenze di tali piani", ha aggiunto.

Kiev lancia l'idea di un summit per la pace

Nel frattempo, il governo ucraino si è detto pronto a tenere un vertice di pace entro la fine di febbraio, preferibilmente alle Nazioni Unite con il segretario generale António Guterres come possibile mediatore, nel periodo del primo anniversario dell'invasione lanciata dalla Russia.

Lo ha annunciato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un'intervista all'Associated Press. Alla domanda se inviteranno la Russia al vertice, Kuleba ha risposto che prima Mosca dovrà accettare di essere perseguita per crimini di guerra da un tribunale internazionale: "Solo in questo modo possono essere invitati".

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