Ucciso a Pisa con un pugno: ecco il video dell’aggressione

È caccia all’assassino di Zakir Hossain, il cameriere bengalese ucciso domenica sera a Pisa. L’uomo è stato colpito da un pugno ed è morto dopo qualche ora in ospedale. Nel tentativo di trovare il responsabile, la Procura di Pisa ha diffuso le immagini che riprendono l’aggressione ai danni del cameriere. La sequenza evidenzia il tentativo di litigare con Zakir Hossain da parte di uno dei quattro componenti del commando. Si tratta di un uomo robusto e con i capelli rasati castano chiaro. Tutti, l’aggressore e gli altri che erano con lui, sarebbero di nazionalità italiana. Al momento la Procura di Pisa ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio preterintenzionale ma domani, quando si svolgerà l’autopsia, il capo di imputazione potrebbe cambiare. Gli aggressori di Zakir domenica notte hanno tentato di aggredire anche altre due persone, stando a quanto è emerso dalle indagini condotte dalla squadra mobile. Sono stati ascoltati diversi testimoni e sono stati ricostruiti i movimenti del gruppo.

Ricostruiti i movimenti degli aggressori – Dopo avere aggredito il bengalese i quattro sono scappati a piedi per raggiungere la loro auto, una Ford Fusion grigia con barre nere laterali, parcheggiata in una piazza poco distante. Poi sono tornati in centro, nell'asse pedonale a nord dell'Arno, e almeno in due occasioni hanno spintonato due persone cercando di provocare una rissa. La polizia, che ha già rintracciato le due persone aggredite domenica notte, è certa che ad agire siano stati gli stessi giovani che nelle ore precedenti avevano preso di mira il bengalese. Perché Zakir è stato ucciso? Inizialmente tra le ipotesi circolate c’era anche quella del “knockout game”, una ipotesi che però col passare delle ore è stata smentita dagli inquirenti.

Domani la manifestazione per Zakir – Intanto Pisa chiede giustizia per il cameriere con la comunità bengalese che ha organizzato una manifestazione per domani alla quale parteciperà anche il sindaco Marco Filippeschi. “Faremo il possibile per essere vicini alla moglie e ai figli alleviandone un po' sofferenze e incombenze in questo momento difficilissimo – ha detto il primo cittadino in conferenza stampa – tramite la Usl abbiamo già individuato un medico legale disponibile a seguire le indagini per conto della famiglia”.