Cameriere ucciso da un pugno a Pisa, l’ipotesi del “knockout game”
Domenica notte a Pisa un cameriere bengalese di 34 anni ha perso la vita dopo essere stato colpito da un passante, che gli ha sferrato con forza un pugno senza apparente motivo. Zakir Hossain, si chiamava così la vittima, aveva appena concluso il turno serale nel ristorante in cui lavorava. L’uomo, ricoverato in rianimazione, è morto dopo qualche ora di agonia. Sul caso indaga la polizia, che ha individuato l’auto usata dall’aggressore per scappare. Da quanto si apprende, gli inquirenti sono in possesso di moltissime immagini, quelle girate dalla telecamera di videosorveglianza posizionata sul luogo dell'aggressione e di quelle di altre telecamere di sicurezza dislocate nel centro della città. Secondo quanto ricostruito dagli agenti, il cameriere era in attesa di altri amici quando è stato aggredito e picchiato. Dalle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza risulta che tre persone si sono avvicinate a Zakir e che uno di loro, forse ubriaco, si è scagliato contro di lui.
Aggressione razzista o folle gioco – La squadra mobile ha sentito numerosi testimoni che hanno aiutato a ricostruire la dinamica dei fatti. Secondo quanto scrive il Corriere fiorentino, l'aggressore sarebbe un giovane italiano di corporatura piuttosto robusta, palestrato e che indossava un giubbotto. Il movente però è ancora da chiarire, e le ipotesi che circolano in queste ore sono inquietanti. Si parla di un’aggressione razzista ma anche del knockout game, il “gioco” importato dall'America che consiste nel dare un pugno a un passante e darsi alla fuga. Intanto a Pisa si è mobilitata la comunità bengalese che ha sfilato in corteo per chiedere giustizia e far emergere la verità. Chiedono giustizia per un uomo che in patria lascia una moglie e tre figli.
