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Uccise la fidanzata Erika Preti, Dimitri Fricano torna ai domiciliari per motivi di salute: Obeso e fumatore

Il Tribunale di sorveglianza di Torino ha accolto la richiesta dei legali del detenuto concedendo a Dimitri Fricano la scarcerazione per motivi di salute. Una misura che gli era sta già concessa in passato essendo l’uomo obeso e fumatore incallito. In cella era arrivato a pesare oltre 200 chilogrammi, una massa che gli aveva causato forti difficoltà di deambulazione e problemi cardiaci.
A cura di Antonio Palma
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Torna nuovamente ai domiciliari Dimitri Fricano, l’uomo condannato in via definitiva a 30 anni per l’assassinio della fidanzata 28enne Erika Preti, uccisa con 57 coltellate nel 2017 a San Teodoro, in Sardegna, durata una vacanza insieme. Il Tribunale di sorveglianza di Torino, infatti, ha accolto la richiesta dei legali del detenuto concedendogli la scarcerazione per motivi di salute. Una misura che gli era sta già concessa in passato essendo l’uomo obeso e fumatore incallito.

Dimitri Fricano, sconta la pena a casa della madre

Con la decisione dei giudici, Fricano è già tornato a scontare la pena nella casa della madre a Biella dove ha già trascorso 15 mesi di detenzione prima di ritornare in cella nel febbraio scorso. La misura alternativa, prevista dal nostro ordinamento, non mancherà di suscitare nuove polemiche come già era accaduto in passato anche perché nel precedente caso i familiari di Erika Petri, che si sono sempre opposti ai domiciliari, avevano incrociato il 38enne in strada nella loro città quando si spostava per curarsi.

Al momento non è nota la motivazione esatta della nuova decisione dei giudici che come sempre si basa su perizie mediche che indicano l’incompatibilità del detenuto con il carcere per motivi di salute. Molto probabilmente però si tratta di un nuovo peggioramento delle sue condizioni cliniche dovuto a una obesità già giudicata cronica. Mentre era in cella, infatti, Dimitri Fricano aveva più che raddoppiato il suo peso arrivando a pesare oltre 200 chilogrammi, una massa che gli aveva causato forti difficoltà di deambulazione fino a doversi muovere in carrozzina ma soprattutto problemi cardiaci, aggravati dal fumo.

L'omicidio di Erika Preti e la condanna

Dopo la condanna definitiva nel 2022 per l’assassinio della fidanzata 28enne Erika Preti, Dimitri Fricano era stato scarcerato alla fine del 2023 quando i giudici gli avevano concesso di curarsi ai domiciliari per un anno con possibilità di uscire da casa per tre ore al giorno per sottoporsi alle terapie. Nel febbraio scorso i suoi legali avevano chiesto una proroga del provvedimento sostenendo che le cure non avevano sortito l’effetto sperato. Il tribunale però aveva rigettato la richiesta imponendogli il rientro in carcere con la promessa che sarebbero stati trovati penitenziari adatti anche a detenuti con i suoi problemi di salute.

Nelle scorse settimane la nuova richiesta di domiciliari, probabilmente anche per la mancanza di strutture idonee, ora accettata dai giudici. Per Fricano però questa volta misure più restrittive: ai domiciliari può vedere e parlare solo con i genitori.

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