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Uccise il padre con una mazza da baseball: ergastolo per Michele Fresi, l’accusa aveva chiesto 30 anni

Il 7 ottobre la Corte d’Assise del tribunale di Sassari ha condannato Michele Fresi al massimo della pena, con isolamento diurno in carcere per un anno. Nel dicembre 2023 uccise il padre Giovanni di 58 anni colpendolo ripetutamente con una mazza da baseball.
A cura di Bianca Caramelli
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Ergastolo. Questa è la pena a cui è stato condannato Michele Fresi. L'uomo, che attualmente ha 28 anni, uccise il padre Giovanni, un orafo di 58 anni, colpendolo ripetutamente con una mazza di legno nel centro di Arzachena (Sassari), nella notte tra il 27 e il 28 dicembre 2023. La sentenza della Corte d'assise del tribunale di Sassari è arrivata nella mattina del 7 ottobre: il massimo della pena, con un anno di isolamento diurno in carcere.

Lo scorso 16 settembre, il procuratore Giorgio Capasso aveva invece chiesto per lui una pena minore, 30 anni di reclusione. Questo perché aveva tenuto in considerazione le attenuanti psichiatriche, così come la mancanza di un movente. Nel giustificare la sua decisione, il procuratore aveva parlato di un ragazzo complicato.

Anche l'avvocato di Fresi, Pierfranco Tirotto, aveva chiesto un "trattamento sanzionatorio mite", che prendesse in considerazione le condizioni mentali dell'imputato, che ha sofferto disturbi psichiatrici fin da bambino. Non erano d'accordo Massimo Schirò, Giampaolo Murrighile e Jacopo Merlini, che nel processo hanno rappresentato i familiari della vittima.

Il giorno dell'omicidio, Fresi era sotto effetto di un mix di sostanze. Aveva infatti assunto francobolli di lsd e cocaina. Per questo motivo, si trovava in quello descritto da lui stesso come uno stato allucinatorio: era convinto di essere inseguito dagli alieni e si era armato di una mazza da baseball per difendersi.

In queste condizioni, Fresi aveva colpito per prima cosa l'ex ragazza al volto, rompendole la mascella. Poi aveva iniziato a girare per il comune di Arzachena. Il padre aveva raggiunto il figlio per aiutarlo, perché era stato avvertito dello stato in cui versava.

Ma quando aveva visto Giovanni, Michele Fresi l'aveva preso a colpi di mazza da baseball. Il padre era così svenuto, cadendo. A quel punto, era stato raggiunto da altri tre colpi alla testa. Giovanni era morto poco dopo nell'ospedale dove era stato ricoverato. Michele era stato circondato in poco tempo da alcuni militari, sopraggiunti visto che il giovane aveva aggredito anche due carabinieri.

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