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Uccise il figlio dell’ex, che voleva difenderla. Ora il killer le scrive dal carcere: “Perdonami”

La lettera di Masih Shahid, tramite il suo avvocato, a Paola Piras, la sua ex compagna della quale ha ucciso il figlio 19enne, Mirko, a Tortolì che aveva provato a difenderla dalla violenza dell’uomo: “Perdono per quello che ho fatto. Pensavo mi stessi tradendo”.
A cura di Ida Artiaco
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"Cara Paola…perdono per quello che ho fatto. Pensavo mi stessi tradendo". È questo il contenuto della lettera inviata da Masih Shahid, tramite il suo avvocato, a Paola Piras, la donna di Tortolì, in provincia di Nuoro, di 52 anni, mamma di Mirko, che proprio lui ha ucciso a coltellate mentre tentava di aggredire la donna. Il ragazzo, infatti, voleva difendere la madre dalla violenza dell'uomo, quando è stato colpito.

Shahid, tramite il suo avvocato Federico Delitala, ha fatto recapitare la missiva, di cui alcuni passaggi sono stati ripresi dal quotidiano L'Unione Sarda, dal carcere di Uta in cui è detenuto e dove sta scontando la pena dell'ergastolo con l'accusa di aver ucciso Mirko, che era intervenuto per difendere la mamma, raggiunta da altri 17 fendenti, la quale è però riuscita a sopravvivere.

Mirko Farci (Facebook)
Mirko Farci (Facebook)

A lei Masih ha inviato dalla sua cella poche righe per chiedere "perdono per quello che ho fatto". Come ha detto ai giudici della Corte d’Assise di Cagliari, l’11 maggio 2021 non voleva uccidere Mirko: si era presentato nell’appartamento di via Monsignor Virgilio per un chiarimento con lei. "Pensavo mi stessi tradendo", ha scritto sul foglio recapitato alla ex, allontanando, ancora una volta, l’accusa della premeditazione.

Il suo avvocato difensore, Delitala, ha anche preannunciato oggi, nel giorno del secondo anniversario della morte di Mirko, l’impugnazione della sentenza: "Contestiamo la premeditazione", ha precisato il legale.

Paola Piras
Paola Piras

Intanto, Paola Piras ha cambiato vita. Ha lasciato la Sardegna e si è trasferita in Lombardia, per stare vicino agli altri due figli. Da qui ha scritto qualche giorno fa una lettera aperta alla donna aggredita alla periferia di Torremaggiore, in provincia di Foggia, anche lei difesa dalla furia omicida del marito dalla figlia di 16 anni, rimasta uccisa insieme al presunto amante della moglie.

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