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Uccisa dal compagno a Partinico: “Ana Maria fuggiva dall’assassino coperta di sangue”

Una giovane donna con il volto insanguinato e i vestiti strappati è stata uscire da un furgone bianco inseguita da un uomo, senza pantaloni. La donna è Ana Maria Di Piazza, la 30enne uccisa a bastonate e coltellate dal compagno il 23 novembre a Partinico, in Sicilia. Movente del delitto, secondo l’assassino reo confesso, una richiesta di soldi seguita all’annuncio di Ana Maria di essere incinta.
A cura di Angela Marino
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Una giovane donna con il volto insanguinato e i vestiti strappati è stata uscire da un furgone bianco inseguita da un uomo, senza pantaloni. La segnalazione è arrivata ai Carabinieri da una donna che ha visto la scena allo tra lo svincolo di Balestrate e Alcamo. La donna è Ana Maria Di Piazza, la 30enne uccisa a bastonate e coltellate dal compagno il 23 novembre a Partinico, in Sicilia. Oggi  la Procura conferirà l'incarico per eseguire l'autopsia sul corpo della giovane donna trovata cadavere lungo la Statale 113. Nel corso dell'esame sarà possibile accertare se e da quanto tempo, come Ana aveva annunciato al compagno, era incinta del loro bimbo. L'esame sarà eseguito all'istituto di medicina legale del Policlinico. Si terrà oggi anche l'udienza di convalida di Antonino Borgia, l'imprenditore cinquantenne, reo confesso, arrestato sabato con l'accusa di avere ucciso Ana.

Movente del delitto, secondo la confessione resa da Borgia ai Carabinieri, guidati dal colonnello Luigi De Simone, e alla pm di turno, sarebbe stata una richiesta di soldi seguita all'annuncio della gravidanza. È quanto afferma l'assassino, mentre dal video della sorveglianza di una abitazione nel luogo del'omicidio, si sente Ana gridare: "Ma che fai? Noi aspettiamo un bambino, io ti amo". La ragazza è stata ripresa mentre fuggiva da Borgia, che poi l'ha finita a colpi di bastone e coltello. Le immagini sono al vaglio degli inquirenti, coordinati dal Procuratore aggiunto Annamaria Picozzi, come pure la telefonata di una donna che segnalava ai Carabinieri di avere visto tra lo svincolo di Balestrate e Alcamo una giovane con il volto insanguinato e i vestiti strappati uscire da un furgone bianco inseguita da un uomo, senza pantaloni. Proprio quel pomeriggio si è presentato ai militari un altro testimone che riferiva  di avere visto in alcune riprese del sistema di videosorveglianza della sua casa la scena dell'aggressione.

La comunità di Giardinello (Palermo) è profondamente sconvolta dall'accaduto e il sindaco, Antonio De Luca ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali. Ana lascia un bimbo di 11 anni.

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