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Gli entrano i ladri in casa: un ragazzino di 13 anni lo deride e lui gli spara

Un uomo statunitense ha ucciso, sparandogli nove colpi di arma da fuoco, un ragazzino di 13 anni che stava ridendo perché gli erano andati i ladri in casa.
A cura di D. F.
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La sua casa era appena svaligiata da una banda di ladri, eppure al vicino questa cosa sembrava terribilmente simpatica. Così un uomo, di cui la polizia non ha reso nota l'identità, ha deciso di farsi giustizia da solo, ma non andando a caccia dei malviventi che gli avevano rubato tutto bensì uccidendo il vicino che lo stava deridendo. E' accaduto venerdì in Indiana, negli Stati Uniti: la polizia ha spiegato che la vittima, un giovane di nome Kobe, è stato raggiunto da diversi colpi di pistola. Un gesto incredibile dettato da una rabbia che evidentemente sopiva da tempo. L'assassino, nel vedere il giovane vicino di casa sbellicarsi dalle risate, ha pensato bene di ammazzarlo brutalmente: è entrato nella sua abitazione, ha afferrato la pistola che teneva, già carica, in un cassetto, ed ha esploso ben nove colpi.

Kobe, un ragazzino di 13 anni, è morto immediatamente, mentre l'assassino è stato catturato pochi minuti dopo da una pattuglia di polizia.

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