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Covid 19

Tutte le nuove zone rosse e arancioni rafforzate in Italia, regione per regione

L’elenco regione per regione delle zone rosse e arancioni rafforzate in Italia. A livello locale sono decine i provvedimenti che impongono mini zone rosse o zone arancioni rafforzate per isolare i focolai Covid. In base a una nuova ordinanza nelle Marche anche le province di Pesaro Urbino e Fermo diventano zona rossa.
A cura di Susanna Picone
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Da lunedì 8 marzo la mappa dei colori dell’Italia è cambiata di nuovo: sono entrate infatti in vigore le nuove ordinanze sui colori delle regioni, firmate venerdì scorso dal ministro della Salute Roberto Speranza. La Campania è diventata zona rossa mentre Friuli Venezia Giulia e Veneto zona arancione. La Lombardia è attualmente in area arancione rafforzata, passaggio avvenuto in seguito a un’ordinanza del presidente Attilio Fontana, ed è dello stesso colore anche il Piemonte. Oltre alle zone arancioni rafforzate, ci sono poi delle mini zone rosse locali individuate a livello provinciale e comunale per tentare di frenare la diffusione dei contagi da Coronavirus.

L’elenco delle regioni rosse, arancioni e gialle in Italia

Al netto delle restrizioni locali, a partire dall’8 marzo 2021 l'Italia si presenta così divisa tra zone rosse, arancioni, gialle e bianca:

Zona rossa: Campania, Basilicata e Molise;

Zona arancione: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Umbria, Veneto;

Zona gialla: Calabria, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta;

Zona bianca: Sardegna.

Nelle Marche Pesaro Urbino e Fermo passano in zona rossa

Alcune province o singoli comuni sono in area rossa in seguito a ordinanze regionali rese necessarie dalla diffusione del Covid-19. Da mercoledì 10 marzo a domenica 14 marzo nelle Marche anche le province di Pesaro Urbino e Fermo saranno zona rossa. Lo ha annunciato lunedì il presidente della Regione Francesco Acquaroli che aveva già preso lo stesso provvedimento per le province di Ancona e Macerata nei giorni scorsi. "Abbiamo effettuato la valutazione dei dati settimanali della pandemia nella regione. – ha spiegato – I numeri indicano il forte incremento di casi anche nelle province di Pesaro e Urbino e di Fermo, che mostrano una tendenza di crescita molto elevata seppure per poco non raggiungano la soglia di 250 casi ogni 100mila abitanti”. Da lunedì in Emilia-Romagna sono entrate in area rossa le province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna. Erano già in area rossa tutti i comuni della città metropolitana di Bologna e della provincia di Modena. Nel Lazio Frosinone e provincia sono zona rossa fino al 21 marzo, per l’aumento dei contagi da Covid-19.

Le zone arancioni rafforzate

La Lombardia è in fascia arancione rafforzato (o scuro) da venerdì scorso dopo la firma dell'ordinanza da parte del governatore Attilio Fontana. Dagli spostamenti ai negozi e alle scuole, qui spieghiamo quali sono le regole in vigore nella Regione maggiormente colpita dal Covid dall’inizio della pandemia. Anche il Piemonte è in fascia arancione scuro per cui valgono le regole della zona arancione ma con ulteriori restrizioni. Non è escluso che da lunedì prossimo il Piemonte entri in zona rossa: lo ha detto in un'intervista l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi: "Ci avviciniamo ai 250 positivi ogni 100 mila abitanti, che è la soglia che fa scattare la zona rossa. Questa contagiosità molto elevata della variante inglese sta facendo aumentare in modo molto significativo i contagi", ha spiegato. La Provincia autonoma di Bolzano secondo il monitoraggio è arancione, ma resta in vigore un’ordinanza che prevede un lockdown duro fino al 14 marzo.

Le zone rosse rafforzate

Tra i provvedimenti restrittivi locali, nella Campania zona rossa ci sono anche delle mini zone rosse rafforzate: a Castellammare di Stabia, a Gragnano e a Santa Maria la Carità (Napoli) sono in vigore misure introdotte dai rispettivi sindaci. Tra le nuove regole l'anticipazione del coprifuoco alle 20 invece che alle 22, con una ulteriore modifica per quanto riguarda i giovani dai 14 ai 24 anni che potranno circolare soltanto fino alle 18.

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