Truffa all’Esercito: montavano ricambi usati sui mezzi per l’Afghanistan (VIDEO)

I responsabili di un'officina meccanica di Castelsardo, in provincia di Sassari, e un militare sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza per corruzione e truffa ai danni dello stato dopo che una lunga indagine ha portato alla luce riparazioni fasulle sui mezzi dell'Esercito italiano impiegati anche in missioni internazionali e teatri operativi come in Afghanistan. Le persone indagate sono cinque, si tratta di un ufficiale, del titolare dell'autofficina e di tre suoi familiari. Dopo una lunga indagine fiscale su fatture e acquisti si è scoperto che la ditta in questione, che aveva in appalto lavori di manutenzione per i mezzi da pattugliamento e trasporto dell'Esercito, invece di montare pezzi di ricambio nuovi e originali montava pezzi usati oppure rettificati e riverniciati ma fatturandoli tutti come nuovi. Secondo i militari delle Fiamme Gialle la truffa avrebbe permesso ai responsabili di intascare ricavi illegali per oltre 100mila euro.
Rischi per l'incolumità del personale militare – Gli uomini della Guardia di Finanza di Sassari hanno provveduto anche a sequestrare ventisei veicoli militari dell'esercito tra fuoristrada da pattugliamento VM 90 e camion per trasporto materiali ACM 90 che erano stati manomessi con seri pericoli per i soldati. Nonostante non fossero completamente efficienti infatti i mezzi tornavano ai reparti, in Italia o anche all'estero e, come spiegano dalla procura, venivano usati normalmente mettendo a repentaglio anche l'incolumità stessa dei militari che li usavano. La Procura della Repubblica di Sassari nell'ambito della stessa indagine ha disposto inoltre il sequestro immediato degli automezzi nonché di 10500 euro, 7 computer, 6 Hard disk e documenti di vario genere.