Trovato morto sui binari da una pendolare a Viareggio: ferite su testa e fianco, Davide Viola era lì da giorni

È stato trovato morto nella mattinata di domenica 26 ottobre sui binai della stazione di Viareggio (Lucca), in direzione Nord. A notare il corpo senza vita di Davide Viola, 43 anni, è stata una donna a bordo di un treno. Guardando dal finestrino, la passeggera ha notato subito il cadavere e ha allertato il 118.
Sul posto è intervenuta un'ambulanza e un'automedica, ma per il 43enne non vi era già più nulla da fare. Il corpo era in avanzato stato di decomposizione e identificare la vittima ha richiesto qualche giorno. Alla fine però, Davide Viola è stato identificato e la sua morte pone ora diversi interrogrativi. Tra le piste al vaglio, ci sono l'incidente o l'omicidio.
Sarà l'autopsia a chiarire cosa sia accaduto al 43enne. L'uomo era originario di Palermo ma da tempo viveva a Torre del Lago con la famiglia. Era noto alla giustizia per alcuni precedenti penali e al momento l'ipotesi più accreditata è quella di un incidente sui binari. Resta però il mistero delle ferite apparentemente poco profonde trovate sul cadavere, in particolare sulla testa e su un fianco. Quelle lesioni infatti non sembrano coincidere con questa possibilità, ma non sembrano neppure attribuibili a un'aggressione con un'arma da taglio.
Al momento non si esclude quindi l'origine violenta del decesso. Gli inquirenti intendono indagare ulteriormente, anche se da qualche tempo Viola si era lasciato alle spalle i problemi con la giustizia per andare a lavorare insieme al padre in un'impresa di famiglia, un'azienda conosciuta e ben inserita nel mondo della nautica viareggina. Nell'ultimo periodo, dunque, il 43enne non avrebbe avuto nemici o legami con persone che potrebbero aver pianificato la sua morte.
Per verificare la prima ipotesi, ossia quella di un incidente con un treno, si cerca un segno dell'impatto tra il 43enne e uno dei convogli della stazione.