Trovato morto a 21 anni in un sacco a Spoleto, il ricordo del datore di lavoro di Obi: “Gentile e corretto”

"Era una persona dall’animo buono, sempre gentile e corretto sul lavoro, rispettoso dei colleghi, un ragazzo come non se ne trovano molti".
Comincia così la breve intervista rilasciata ai microfoni di Chi l'ha visto? dal datore di lavoro di Bala Sagor, detto Obi, il 21enne del Bangladesh ucciso e fatto a pezzi a Spoleto. I resti del ragazzo sono stati trovati in un sacco nero della spazzatura nella serata di lunedì 22 settembre.
Proprio lunedì, poche ore prima della tragica scoperta, sempre il datore di lavoro della vittima aveva chiamato la trasmissione di Rai 3 condotta da Federica Sciarelli per segnalare la scomparsa del ragazzo. Un appello che purtroppo non ha trovato seguito, perché qualche ora dopo è stato rinvenuto il cadavere del 21enne insieme alla sua bici nera.
"Abbiamo chiamato Chi l’ha visto? lunedì, prima che si sapesse che era stato trovato il corpo. Pensavamo ad un allontanamento volontario ma mi è sembrato strano che non si fosse presentato a lavoro dal giovedì precedente. Aveva cominciato come lavapiatti tre anni fa e poi era diventato molto bravo come cuoco", ha concluso, riferendosi alla scomparsa del giovane da una comunità di stranieri avvenuta il 18 settembre.
Intanto, continuano le indagini sull'omicidio di Obi. Una persona risulta indagata, si tratterebbe di un 30enne, di origini ucraine, ex collega della vittima, che abita in un appartamento non lontano dal luogo in cui è stato trovato il corpo smembrato di Sagor. Le accuse nei suoi confronti sono di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Si cerca anche il telefono cellulare del 21enne, il cui corpo smembrato sarebbe stato occultato sotto una bicicletta.