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Treviso, incendio devasta un capannone industriale: “Finestre chiuse fino a nuovo ordine”

Un vasto incendio ha devastato il capannone di Milldue, azienda specializzata nella produzione di ceramiche per l’arredo del bagno a Riese Pio X. Miracolati i 48 dipendenti, che sono riusciti a salvarsi perché in pausa pranzo quando sono divampate le fiamme. Ancora ignote le cause. Il sindaco: “Rimanete in casa e chiudete le finestre”.
A cura di Ida Artiaco
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Un vasto incendio ha completamente devastato il capannone della Milldue, azienda specializzata nella produzione di ceramiche per l'arredo del bagno a Riese Pio X, in via Balegante, in provincia di Treviso. È successo poco dopo le 13 di oggi, martedì 9 gennaio, quando una impressionante colonna di fumo, visibile a chilometri di distanza, ha invaso tutta la zona industriale, arrivando fino al vicino centro abitato. "A titolo cautelativo si invitano i cittadini a rimanere in casa, con porte e finestre chiuse, fino a prossima comunicazione", è stato annunciato via social network dal Comune, come richiesto dal sindaco Matteo Guidolin. L'emergenza è ancora in corso e l'Arpav è al lavoro per valutare il potenziale inquinamento su tutta l'area coinvolta.

Sul posto vigili del fuoco in forze in arrivo da Treviso, Castelfranco, Montebelluna, Padova e Cittadella, ed è giunto pure l'elisoccorso del Suem. Si temono feriti o intossicati, anche se per il momento non si hanno notizie ufficiali di persone coinvolte. Le cause del rogo al momento restano ignote, anche se secondo gli inquirenti è probabile si sia trattato di un episodio accidentale. Ad andare in fiamme è stata una superficie di circa cinquemila metri, comprensiva di magazzino e reparto produttivo, come dimostrano le immagini del 118 riportate da OggiTreviso. Il titolare Mario Brescacin, che gestisce l’azienda coi figli, si trovava nello showroom con dei clienti quando si è reso conto di quello che stava succedendo. Quando sono divampate le fiamme, i 48 dipendenti della Milldue si trovavano in pausa pranzo, per cui sono riusciti a scampare al peggio. Fino alla giornata di domani, mercoledì 10 gennaio, vige il divieto di recarsi nei pressi della zona industriale.

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