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Treviso, brucia azienda di materie plastiche. Allarme nube nera: “Chiudete le finestre”

Un devastante incendio si è sviluppato domenica sera alla ditta Ovag di Refrontolo. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco che hanno lavorato per tutta la notte per spegnere le fiamme. Immediato l’allarme per la nube nera che si è sprigionata dal rogo.
A cura di Susanna Picone
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Un vasto incendio è divampato nella serata di domenica all'interno della Ovag, un'azienda per la lavorazione di materiali plastici che si trova a Refrontolo, nella provincia di Treviso. Il rogo ha quasi completamente distrutto l’azienda di circa 1500 metri quadri. L’allarme è scattato poco dopo le 21 e sul posto sono intervenute squadre di pompieri da Conegliano, Vittorio Veneto, Treviso, Montebelluna, Pordenone, Belluno e Mestre con trentacinque operatori e quattordici automezzi antincendio. I vigili del fuoco al lavoro per tutta la notte sono riusciti a circoscrivere il rogo generalizzato del capannone, che è collassato. Sono ancora in corso le operazioni di completo spegnimento degli ultimi focolai. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono intervenuti immediatamente anche i carabinieri ed è stata allertata la protezione civile. L'area è stata chiusa e messa sotto sequestro e fortunatamente non si registrano feriti. Le cause dell’incendio sono al vaglio del NIAT (nucleo investigativo antincendio territoriale) dei vigili del fuoco.

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Timori per la contaminazione dell’aria da sostanze tossiche – C’è preoccupazione per la possibile contaminazione dell'aria. All’arrivo dei soccorsi nella serata di domenica, le fiamme era già altissime e la nube di fumo si vedeva distintamente nonostante l’oscurità. Dato che l’incendio è scoppiato nelle ore notturne l’impatto sulla popolazione è stato di scarso rilievo in quanto le fabbriche erano chiuse e i pochi residenti si trovavano nelle proprie abitazioni. Per precauzione Arpav e Ulss 2, per la giornata odierna e in relazione alle immediate vicinanze del luogo dell’incendio, raccomandano di evitare di svolgere attività all’aperto e tenere chiuse le finestre oltre a lavare accuratamente la verdura eventualmente raccolta nell’orto di casa. Coma da prassi, sul luogo dell’incendio Arpav ha eseguito campionamenti dell’aria.

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