Trentino: Fabio e Federico, 13 anni, muoiono durante un’escursione in montagna

Dramma nei boschi del Trentino Alto Adige, nella Val Daone, dove ieri due ragazzini di 13 anni hanno perso la vita. Fabio Battocchi, di Bersone, e Federico Bugna, di Daone, avevano trascorso la giornata in alta montagna e avrebbero dovuto passare la notte nella baita del nonno di uno di loro nella zona di malga Staboletto. Nel tardo pomeriggio – poco prima di recarsi a cena – i due ragazzini si sono allontanati per un'ultima escursione e non hanno più fatto ritorno.
Non vedendoli rientrare nella baita, intorno alle 21 il nonno di uno dei due ha lanciato l'allarme. Immediatamente decine di volontari del soccorso alpino e dei vigili del fuoco hanno dato inizio alle ricerche, battendo i boschi e gli impervi versanti a monte del centro abitato di Daone. Dopo quasi tre ore di ricerche, poco prima di mezzanotte, è avvenuto il ritrovamento dei corpi che ha eliminato ogni speranza di riportare a casa i due ragazzini sani e salvi: Fabio e Federico hanno perso la vita in seguito a una caduta di una quarantina di metri in un dirupo. La morte sarebbe avvenuta sul colpo.
I due ragazzini avevano ereditato da genitori e nonni la grande passione per la montagna, frequentandola sia d'inverno che d'estate. Entrambi conoscevano il territorio ed entrambi – benché giovanissimi – conoscevano le regole da rispettare quando ci si avventura sui monti: per questo si erano guadagnati la fiducia dei genitori, che li avevano lasciati andare nella baita del nonno. Probabile che a tradirli sia stata la notte: forse i giovani si sono attardati per scattare delle foto e poi sono scesi in fretta a valle quando ormai però era sceso il buio. A quel punto potrebbero essere usciti dal consueto tragitto, scivolando e precipitando nel canalone. Non è possibile chiarire, dicono i carabinieri, se uno di loro abbia tentato di prestare soccorso al compagno in difficoltà e uno abbia trascinato l'altro. Quel che è certo è che i due 13enni sono stati trovati alla base di due salti di roccia di circa 20 metri, sormontati dal ripido pendio. A quanto pare a trovare i corpi dei due ragazzini sarebbe stato il padre di uno di loro.