Tre agenti della penitenziaria feriti a colpi di lametta e pugni in carcere a Genova

Tre agenti della polizia penitenziaria sono rimasti feriti in due aggressione da parte di alcuni detenuti del carcere di Genova Marassi, a poche settimane dalla rivolta scoppiata come ritorsione per una presunta violenza sessuale su un recluso da parte di altre persone all'interno della struttura carceraria.
Un agente, secondo quanto denunciano i sindacati Sappe e Uil-Pa Polizia Penitenziaria, è rimasto ferito mentre cercava di sedare una rissa tra due detenuti, uno dei quali avrebbe estratto durante la lite una lametta, ferendo il poliziotto a una mano. Per lui i giorni di prognosi sono 15 e 5 i punti di sutura.
Gli altri due agenti feriti sono stati aggrediti da un detenuto con problemi psichiatrici che li avrebbe colpiti con più pugni in pieno volto. Entrambi sono stati trasferiti in ospedale e hanno ricevuto una prognosi di 10 giorni ciascuno
Circa due settimane fa, un gruppo di detenuti della seconda sezione si era già ribellato all'interno del Marassi, scatenando una violenta protesta con aggressioni e lancio di oggetti nel carcere. Due agenti in quell'occasione rimasero feriti e uno riportò problemi alla gamba. Polizia e carabinieri intervennero in tenuta antisommossa e sul posto accorsero automediche e ambulanze.
Il segretario generale del sindacato Polizia Penitenziaria, Aldo di Giacomo, aveva sottolineato che i casi di violenza sessuale negli istituti penitenziari sono numerosi, ma quasi mai denunciati. "Spesso vengono subiti da detenuti più deboli che si vergognano di denunciare. Il sovraffollamento è sempre il problema, le stanze dell'amore non risolvono le problematiche legate all'affettività e al sesso" ha ricordato, spiegando che la rivolta non ha sorpreso i sindacati, da sempre preoccupati per le problematiche legate al sovraffollamento delle carceri in tutta Italia.