Torino, segregata e violentata per 6 mesi: riesce a scappare e fa arrestare il suo aguzzino
Si era finto interessato a lei e disposto ad aiutarla in un momento di difficoltà economia ma appena la donna si è fidata lui, l'ha segregata, rinchiudendola in un capannone abbandonato in periferia dove l'avrebbe anche costretta a subire continue violenze sessuali trattandola come una vera e propria schiava. Un incubo durato ben sei mesi e concluso solo nelle scorse ore quando la donna è riuscita finalmente a liberarsi e a chiedere aiuto alla polizia che infine ha arrestato il suo aguzzino. È quanto accaduto a Torino dove gli agenti hanno bloccato il 39enne cittadino romeno in un supermercato del centro, dove poco prima aveva costretto la donna a seguirlo.
Proprio l'inattesa uscita insieme ha permesso alla vittima di approfittare di una momentanea distrazione dell'uomo e di allontanarsi chiedendo aiuto. "C'è un uomo che mi segue chiamato la polizia", ha urlato la donna facendo scattare l'allarme. Sul posto è giunta una pattuglia delle volanti che in breve tempo ha rintracciato l'uomo, nascosto dietro a un distributore di bevande all'interno del supermercato, e lo ha fermato. Solo a quel punto lei ha raccontato tutto. Quasi 40 anni e con un passato da ballerina, era finita in strada quando è avvenuto l'incontro con l'uomo nel dicembre scorso. "Mi aveva promesso una casa confortevole", ha rivelato. In realtà l'attendeva un tugurio e una prigionia in una stanza sbarrata da una grossa catena da dove usciva solo per essere abusata e cucinare per lui. Di recente però lui le avrebbe permesso di uscire insieme per andare a rovistare nei cassonetti dell'immondizia. Una occasione che la donna ha deciso di sfruttare per liberarsi e farlo arrestare.