Torino, neonata muore due giorni dopo il parto: taglio cesareo dopo 13 ore di travaglio

La procura di Torino ha aperto un'inchiesta sulla neonata morta nella notte tra domenica e lunedì, a 48 ore di distanza dal parto, all'ospedale di Moncalieri. Delede, questo il nome della piccola di origini marocchine, è scomparsa nel reparto di neonatologia intensiva per una presunta insufficienza respiratoria. I carabinieri hanno sequestrato le cartelle cliniche relative al ricovero della madre Hadda, 39 anni, e le hanno trasmesse al pm Alessandro Aghemo, che coordina le indagini. Il reato ipotizzato, al momento a carico di ignoti, è di omicidio colposo. I funerali della bimba sono stati bloccati in attesa dell'autopsia.
La famiglia della neonata, residente a Nichelino e tornata a casa per elaborare il lutto, è assistita dagli avvocati Clementina Cillo e Filippo Mattaboni. I parenti di Hadda parlano di una gravidanza normale fino al tragico epilogo. Il travaglio sarebbe durato 13 ore e soltanto dopo questo lungo periodo i medici, secondo la ricostruzione della famiglia, avrebbero deciso di far nascere la bimba con parto cesareo: Delele sarebbe venuta alla luce in condizioni già disperate e a nulla è servito il trasferimento nel reparto specializzato.
Il marito di Hadda vive in Marocco ed è stata la sorella della donna, Souad, a presentare un esposto per capire quali sono state le cause della morte della nipotina: “La bambina aveva la testa girata verso un fianco. Mia sorella soffriva tantissimo, si è buttata anche a terra, ma c’era solo l’ostetrica e per molto tempo non sono stati chiamati i medici. Alla fine ne sono arrivati due e, a turno, hanno provato a riposizionare manualmente il feto, ma non è servito a nulla” racconta Souad. Per la sorella di Hadda i medici hanno perso troppo tempo per prendere la decisione di far nascere Delele col cesareo: “Quella decisione doveva essere presa prima – afferma Souad – Per preparare la sala operatoria si è perso altro tempo e ho visto gli infermieri correre con la bambina”. La situazione è apparsa sin dai primi istanti disperata. Hadda è riuscita appena a stringere fra le braccia la figlioletta e dopo trentasei ore nell’incubatrice il cuore della bambina ha definitivamente cessato di battere.
La direzione dell’ospedale ha chiesto una relazione dettagliata sull’accaduto: “Aspettiamo di conoscere l’esito dell’autopsia e siamo vicini alla famiglia in questo momento di grande dolore”.