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Torino, macellaio molesta una ragazza sul bus: “Il negozio era chiuso, mi stavo annoiando”

Un uomo di 48 anni ha molestato su un autobus di Torino una ragazza di 26 anni toccando più volte le sue parti intime e mimando atti sessuali. Fermato dagli agenti del Ros si è difeso: “Sono un macellaio e oggi il mio negozio è chiuso. Mi stavo annoiando”.
A cura di Ida Artiaco
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Il suo negozio era chiuso e si stava annoiando, così ha pensato bene di prendere un autobus e molestare alcune ragazze che erano a bordo. E' successo a Torino, dove un macellaio di 48 anni è stato fermato lo scorso giovedì, 27 settemebre, dagli agenti del Ros, Reparto operativo speciale della polizia locale. La sua giovane vittima, figlia di un poliziotto, non ha esitato a denunciarlo. E ora il molestatore è stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Torino per violenza sessuale.

L'uomo è un italiano incensurato che lavora dietro al bancone di una macelleria in zona Madonna di campagna. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, il macellaio ha agito tra le ore 7 e le 11, tra Porta Susa e Piazza Vittorio, quando nei bus viaggiano le studentesse universitarie dirette a Palazzo Nuovo. Ha preso lo stesso mezzo per ben quattro volte, e il suo comportamento non è passato inosservato agli agenti in borghese che setacciavano la zona. Fin quando, partito nel 56 da Porta Susa, non ha notato una ragazza di 26 anni, alla quale si è avvicinato e ha toccato più volte le parti intime, mimando un atto sessuale e compiendo azioni tali da costargli l’accusa di violenza sessuale.

Fermato dagli uomini del Ros è stato poi denunciato dalla ragazza. "Lo querelo – ha detto -, non ho paura di lui e la deve pagare. Meno male che c’eravate voi e avete visto tutto". Il macellaio, da parte sua, si è tuttavia difeso. "Questa mattina, non avendo impegni lavorativi, ho deciso di fare un giro sui mezzi pubblici, e durante questi giri mi è capitato di toccare il sedere ad alcune donne", ha dichiarato, sottolineando di essersi reso "conto che è una cosa che non avrei dovuto fare. Mi ripropongo di non far succedere più una cosa del genere né tanto meno simile perché è sbagliata". Ma l'iter giudiziario è stato avviato e il molestatore è stato trasferito in carcere su esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip.

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