Torino: la casa di Gramsci diventa un albergo di lusso

Il Palazzo di Torino dove Antonio Gramsci abitò tra il 1914 e il 1921 diventerà a breve un hotel di lusso. L’albergo nascerà dopo la ristrutturazione radicale del palazzo che ha ospitato l'esponente del Pci che dovrebbe terminare a breve. Come racconta Repubblica, dal cambiamento si sono salvate solo tre stanze con soffitti bassi e pochissima luce che sono l'unica zona vincolata perché erano il luogo dove Gramsci, da studente, si riuniva con gli altri compagni della redazione del giornale “L'Ordine Nuovo”, l'organo ufficiale del movimento dei Consigli di fabbrica. Tutto il resto è stato trasformato in un hotel a quattro stelle superiore composto da cinque piani, centosessanta stanze, due negozi, un ristorante e un'area fitness con piscina sul tetto. Ciò che però sta facendo molto discutere è l'annuncio di voler intitolare l’albergo proprio ad Antonio Gramsci, il fondatore del Partito comunista.
L’hotel però sta nascendo con la collaborazione dell'Istituto Piemontese Antonio Gramsci, che potrà usufruire delle stanze sottoposte a vincolo per convegni, conferenze e attività divulgative. L’Istituto all’interno della nuova struttura allestirà anche una biblioteca con tutte le opere del filosofo. Sembra che anche il nipote Antonio Gramsci Jr, che oggi vive a Mosca, sia d’accordo per la riqualificazione dell’edificio. Del tutto contrari invece alcuni storici, in testa il professore di storia contemporanea all'Università di Torino Nicola Tranfaglia che ritiene “opinabile intitolare l’hotel a Gramsci" perché "Il carcere duro e la terribile morte che gli sono toccati in sorte hanno poco a che fare con l'immagine di un hotel di lusso”.