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Torino, impediva alla figlia di indossare jeans e maglietta. Padre a processo per stalking

Un uomo torinese di 6 anni è stato rinviato a giudizio con l’accusa di stalking per aver impedito alla figlia, tra il 2014 e il 2016, di vestirsi come le sue amiche.
A cura di Davide Falcioni
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Imponeva alla figlia di non indossare jeans e maglietta perché considerava quei vestiti troppo "occidentali"; per questo un uomo originario di Casablanca ma ora residente a Perosa Canavese, in Piemonte, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di stalking. All'epoca dei fatti la vittima – cioè sua figlia – aveva 17 anni e le veniva sistematicamente vietato di vestirsi come le sue coetanee. I fatti risalgono al biennio 2014 – 2016 e le indagini a carico dell'uomo, che oggi ha 66 anni, sono condotte dalla Procura di Ivrea. Da tempo la figlia ha deciso di trasferirsi e andare a vivere con sua madre.

La giovane è nata a Torino, ha studiato insieme alle sue coetanee e naturalmente ne ha condiviso anche mode e gusti musicali. Le sue scelte tuttavia non sono mai state tollerate dal padre, secondo l'accusa, e l'uomo era arrivato a seguire la figlia attendendola fuori da scuola per vietarle di frequentare le compagne che – secondo lui – l'avrebbero allontanata dalle tradizioni e dai dettami dell'islam, religione verso cui l'uomo pretendeva ci fosse un'adesione totale da parte di tutti i membri della sua famiglia. Il 66enne ha sempre considerato la figlia "una ribelle" fino a quando lei, diventata maggiorenne e lo denuncia ai carabinieri. Un mese fa l'uomo, difeso dall'avvocato Marco Stabile,  è stato rinviato a giudizio.

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