Omicidio di Nada Cella

“Ti trascino per i capelli”: così Cecere minacciava la criminologa, gli audio al processo per Nada Cella

Nuova udienza del processo per l’omicidio di Nada Cella. In aula a Genova sono stati fatti ascoltare i messaggi vocali contenenti le pesanti minacce che Annalucia Cecere, l’ex insegnante accusata di avere ucciso la 25enne “per motivi di rancore e gelosia”, mandò alla criminologa Antonella Delfino Pesce. Quest’ultima ha fatto riaprire il caso ed è stata sentita come testimone.
A cura di Eleonora Panseri
12 CONDIVISIONI
Nada Cella e Annalucia Cecere.
Nada Cella e Annalucia Cecere.
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Nuova udienza del processo per l'omicidio di Nada Cella. Il procedimento è ripreso oggi, giovedì 8 maggio, a Genova e in aula sono stati fatti ascoltare i messaggi vocali contenenti le minacce che Annalucia Cecere, l'ex insegnante accusata di avere ucciso la 25enne, mandò alla criminologa Antonella Delfino Pesce.

Quest'ultima è stata sentita come testimone. Fu lei infatti, tra il 2017 e il 2019, a studiare i vecchi fascicoli dell'indagine per omicidio e a collegare la serie di indizi che hanno portato all'incriminazione della donna che oggi è a processo.

Negli audio si sente Cecere che insulta Delfino Pesce e arriva anche a minacciarla. Durante l'audizione la criminologa ha ripercorso tutti i passaggi e gli incontri avuti anche con Marco Soracco, il commercialista datore di lavoro di Nada, anche lui a processo con l'accusa di favoreggiamento e false informazioni al pm.

Secondo gli inquirenti, l'uomo avrebbe coperto Cecere, depistando di fatto le indagini. "All'inizio eravamo diventati anche amici – ha detto Delfino Pesce – e mi aiutò con il mio lavoro. Poi quando venne riaperta l'inchiesta nel 2021 i nostri rapporti si raffreddarono e non mi disse più nulla".

Il movente dell'omicidio, secondo l'accusa, sarebbe proprio da ricercare nel rapporto tra Cecere e Soracco. Secondo la pubblico ministero Gabriella Dotto, che ha chiesto il rinvio a giudizio, la donna avrebbe ucciso Nada "per motivi di rancore e gelosia verso la vittima", per via della posizione da lei occupata all'interno dello studio e la sua vicinanza al commercialista.

Questo avrebbe scatenato l'ira di Cecere che, ne è convinta l'accusa, sarebbe stata innamorata di Soracco e avrebbe ucciso Cella per prendere il suo posto nella vita dell'uomo. Dopo l'omicidio Cecere si era trasferita a Boves, in provincia di Cuneo, dove era stata rintracciata da Delfino Pesce.

"Come facevi a sapere di Marco? Come facevi a sapere tutti sti c***i miei? Hai paura, eh? Adesso sono qua, non ti preoccupare", "Il mio cane, se ti ripresenti, ti spappola viva": queste le frasi contenute nei messaggi vocali inviati da Cecere alla criminologa.

"A me non fai fessa, ti riferivi a Marco Soracco perché sai qualcosa, brutta st***a. Adesso parli perché sei complice come lui dell'omicidio di Nada Cella", le aveva detto in un altro audio.

E poi ancora: "Per quale motivo volevi sapere di Marco Soracco, hai complottato con lui, sai qualcosa, e adesso parli perché ti faccio vedere cosa succede sennò. Stai tranquilla che ti ci trascino per i capelli (dagli inquirenti, ndr), poi ti faccio fare io le domandine, gli indovinelli".

12 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views