Schianto in strada: Alberto muore a 34 anni, giocatori di biliardo in divisa al funerale

Stava viaggiando in macchina al volante della sua auto con accanto la moglie quando la vettura è rimasta coinvolta in un tremendo schianto frontale con un camion che veniva dalla direzione opposta che non gli ha lasciato scampo. Così è morto Alberto de Lucia, un 34enne salentino di Veglie, rimasto incastrato tra le lamiere contorte dopo il drammatico incidente stradale. Lo schianto nel primo pomeriggio di mercoledì lungo la provinciale che collega Novoli a Veglie, in provincia di Lecce. Quando gli operatori del 118 sono giunti sul posto a bordo di tre diverse ambulanze, hanno tentato di rianimarlo in tutti i modi per cercare di salvargli la vita ma ogni sforzo si è rivelato inutile.
L'uomo è morto davanti alla moglie, anche lei rimasta ferita nell'incidente e trasportata all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce insieme ad un altro ferito: il conducente alla guida del camioncino, dipendente di una ditta di distribuzione bevande. Per estrarre la vittima e i feriti dalle lamiere è stato necessario anche l'intervento dei Vigili del fuoco che hanno dovuto lavorare faticosamente per aprire le lamiere. Sul posto anche la polizia locale per i rilievi del caso che potranno accertare la dinamica dello schianto mortale. Dolore e incredulità quando in paese si è diffusa la notizia della morte del 34enne che lascia la moglie ma anche due figlie piccole. Alberto infatti era molto conosciuto sia per il suo lavoro nell'azienda agricola di famiglia sia per la grande passione del biliardo, gioco in cui era un campione e che lo portava a girare l'Italia.
Una stima testimoniata dalla grande folla che ha accompagnato il suo feretro durante i funerali svolti nella chiesa della Madonna delle Grazie, gremita fino a non riuscire a contenere tutti. Per tributargli l'ultimo saluto sono arrivati decine di giocatori di biliardo professionisti da tutta la provincia ma anche da fuori che si erano confrontati e sfidati con lui a colpi di stecca. Tutti indossavano la divisa federale come avevano chiesto i dirigenti pugliesi della Fibis (Federazione italiana biliardo sportivo) e con la divisa i un lungo silenzioso serpentone hanno accompagnato Alberto nel suo ultimo viaggio.