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Covid 19

Terapie intensive e ricoveri in area medica Covid: la situazione regione per regione

I dati Agenas aggiornati agli ultimi numeri comunicati dalle Regioni, a livello nazionale le percentuali di occupazione in entrambi i casi rimangono ben al di sotto delle  soglie critiche previste dal ministero della Salute: 6 per cento per le terapia Intensive e al 7 per cento per i reparti non critici. Percentuali pressoché immutate dalla fine di agosto ma con nette differenze tra regioni.
A cura di Antonio Palma
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In un quadro di generale stabilità dei ricoveri covid, in alcune regioni italiane il tasso di occupazione delle terapie intensive delle aree mediche da parte dei pazienti covid continua a preoccupare. Secondo i dati Agenas aggiornati agli ultimi numeri comunicati ieri dalle regioni, a livello nazionale le percentuali di occupazione in entrambi i casi rimangono ben al di sotto delle  soglie critiche previste dal ministero della Salute e si attestano al 6 per cento per le terapia Intensive e al 7 per cento per i reparti non critici. Percentuali pressoché immutate dalla fine di agosto ma con nette differenze tra regioni.

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Marche la regione col dato peggiore  su terapie intensive covid

Il dato più negativo degli ultimi giorni è rappresentato dalle Marche dove l’occupazione delle terapie intensive da parte di malati covid continua a crescere e si è ormai da una settimana si è attestato al di sopra della soglia del 10%, considerato uno dei parametri per il passaggio delle regioni in Zona Gialla. Anche e nelle ultime 24 ore nelle Marche il tasso è salito ulteriormente facendo segnare il 13% di occupazione delle terapie intensive che ne fanno la regione col dato peggiore in questo momento, sotto controllo invece l’occupazione dei reparti no critici ferma al 6%.

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Situazione ricoveri covid critica in Sicilia

La situazione ricoveri covid resta critica anche per la Sicilia, unica regione attualmente in zona gialla e destinata a rimanerci ancora a lungo. Sull’Isola il dato è in leggero calo ma rimane sopra la soglia (11%), così come rimane sopra la soglia il dato dei ricoveri nei reparti di area non critica che segna addirittura 21%. Oltre la soglia dei ricoveri in terapia intensiva anche la Sardegna che si attesta all’11% (13% in area non critica).

La Calabria rischia a zona gialla

Al limite della soglia la Calabria che potrebbe raggiungere la Sicilia in zona gialla da lunedì prossimo. Anche qui il dato delle intensive è in leggera discesa al 10% mentre quello di area non critica si attesta oltre la soglia al 17%. Al limite della soglia della terapie intensive anche la Toscana con 7% di occupazione in area non critica. Tutte le restanti regioni sono sotto le soglie con il dato migliore registrato dalla Valle D’Aosta.

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