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Tenta di uccidere a martellate il sindaco del suo paese: fermato un elettricista, motivi privati

D.R., elettricista 43enne di Giaveno, è stato fermato dai carabinieri della compagnia di Rivoli con l’accusa di aver tentato di uccidere il sindaco della cittadina, il 62enne Carlo Giacone, atteso sotto casa e colpito ripetutamente alla testa con un corpo contundente, probabilmente un martello.
A cura di Davide Falcioni
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D.R., elettricista 43enne di Giaveno, è stato fermato dai carabinieri della compagnia di Rivoli con l'accusa di aver tentato di uccidere il sindaco della cittadina, il 62enne Carlo Giacone, atteso sotto casa e colpito ripetutamente alla testa con un corpo contundente, probabilmente un martello, nella tarda serata di sabato 29 ottobre 2022.

Il movente è stato individuato in questioni personali tra i due, mentre la politica non c'entrerebbe nulla. Giacone è in condizioni gravi all'ospedale di Rivoli, ma non è in pericolo di vita. L'inchiesta è stata coordinate dai pm Enrico Arnaldi di Balme e Vito Destito della procura di Torino. Oggi, lunedì 31, il presunto aggressore è stato interrogato e verrà portato in carcere a Torino.

"Sono contento – ha dichiarato il vicesindaco di Giaveno, Stefano Olocco, a TorinoToday – dell'ottimo lavoro condotto dai carabinieri, dal comandante di stazione maresciallo Giuseppe Francolino e anche dal comandante della polizia locale Gianni Franchino. Se la politica non c'entra niente lo apprendiamo dai giornali, per ora non sappiamo nulla. Il sindaco sta meglio, è sveglio, è lucido e parla. Ci siamo sentiti indirettamente. Adesso conviene che stia tranquillo e si riprenda, poi sicuramente sarà informato".

L'aggressione era avvenuta intorno a mezzanotte tra sabato e domenica. In via Umberto I, uno sconosciuto si era avvicinato al primo cittadino e l'aveva ripetutamente colpito alla testa con un corpo contundente, probabilmente un martello. Il sindaco stava rientrando a casa. Dopo l'aggressione è stato ricoverato in ospedale a Rivoli. I carabinieri erano intervenuti su segnalazione di alcuni residenti allarmati dalle urla.

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