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Telecamera nascosta negli spogliatoi dell’ospedale, infermiere spiate sotto la doccia a Empoli

La scoperta è avvenuta quando una delle infermiere si è accorta di un piccolo oggetto nero sotto il miscelatore dell’acqua mentre faceva la doccia.
A cura di Antonio Palma
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"Questo gesto è da considerarsi a tutti gli effetti come violenza" così senza mezzi termini la sindaca di Empoli ha descritto quanto avvenuto all'interno dell'ospedale cittadino dove decine o forse anche un centinaio di donne, tra infermiere e operatrici socio sanitarie, sono state spiate sotto la doccia attraverso una telecamera nascosta negli spogliatoi. La scoperta è avvenuta nei giorni scorsi quando una delle infermiere si è accorta di un piccolo oggetto nero sotto il miscelatore dell'acqua e lo ha tirato via scoprendo che era attaccato a un cavo collegato all'altra parte della parete.

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Si trattava di una microcamera collegata direttamente a un monitor collocato in una stanza attigua usata dal personale di alcune aziende esterne che hanno in affidamento appalti per servizi ospedalieri. È partita subito la segnalazione e la denuncia alle forze dell'ordine e sul caso sono state aperte due inchieste, una interna dell'asl toscana una da parte della magistratura affidata ai carabinieri. I militari dell'arma hanno già sequestrato il materiale installato negli spogliatoi e nella stanza adiacente ascoltando anche alcune persone come testimoni ma le indagini sono solo all'inizio.

Per ora si ipotizza il reato di accesso abusivo a sistema informatico o telematico ma il capo di imputazione per permettete le analisi dei sistemi informatici sequestrati ma il capo di imputazione potrebbe cambiare presto anche perché, secondo le testimonianze raccolte, la telecamera era nella doccia da almeno un mese. Controlli nei restanti spogliatoi dell'ospedale San Giuseppe di Empoli hanno escluso la presenza di altre telecamere nascoste ma resta da capire se la telecamera abbia registrato quanto riprendeva e nel caso dove siano finiti i filmati.

"Massima solidarietà alle dipendenti spiate con una telecamera all'interno degli spogliatoi" e "impegno nella collaborazione con le autorità inquirenti" spiega in una nota la direzione aziendale insieme alla direzione dell'ospedale empolese. "Sulla vicenda, che ha scosso e indignato l'intera Azienda sanitaria per la gravità della violenza – prosegue la nota -, stanno indagando i carabinieri di Empoli, a cui hanno sporto denuncia le vittime, per individuare i responsabili di tale violazione. Al momento l'indagine è in corso e l'Asl Centro auspica in una conclusione a breve".

"Fatto gravissimo" lo ha definito invece il presidente della Regione Eugenio Giani. "Un episodio che crea sconcerto e lede la dignità della persona. Confido nel lavoro della magistratura per una pena esemplare, una volta che le indagini delle forze dell'ordine consentiranno di individuare i responsabili. Il trauma vissuto dalle lavoratrici è la conseguenza di un atto di violenza contro le donne, un gesto esecrabile che va condannato con fermezza" ha aggiunto.

"Questo gesto è da considerarsi a tutti gli effetti come violenza. Oltre a essere sconvolta come donna che qualcuno possa aver agito in questo modo, sono anche indignata come sindaca che questo avvenga nella nostra città. I carabinieri devono assolutamente individuare i responsabili e poi la giustizia dovrà fare questa volta il suo dovere con una pena che sia esemplare. Non ci sono attenuanti e noi donne non tolleriamo più di essere sempre considerate oggetto di possesso" ha dichiarato la sindaca Brenda Barnini.

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