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Covid 19

Svizzera, nove persone sono rimaste paralizzate a causa del Covid

Almeno nove persone in Svizzera hanno sofferto di paraplegia e tetrapelgia come conseguenza di un’infezione da Covid-19. Quattro di loro sono attualmente in cura presso il Centro per paraplegici di Nottwil (LU). Altri, invece, presso la “Clinique Romande de Réadaptation” di Sion.
A cura di Davide Falcioni
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Almeno nove persone in Svizzera hanno sofferto di paraplegia come conseguenza di un'infezione da Covid-19. A riportarlo il quotidiano "Argoviatoday.ch", secondo cui quattro di loro sono attualmente in cura presso il Centro per paraplegici di Nottwil (LU). Contattato da 20 Minuten, il centro ha confermato: "I pazienti sono con noi da mesi", ha spiegato il primario Michael Baumberger. Tra loro ci sono sia paraplegici che tetraplegici.  Anche nella "Clinique Romande de Réadaptation" di Sion, due persone sono rimaste paralizzate dopo aver contratto il Covid: "Inizialmente sono state ricoverate con sintomi da paralisi", ha dichiarato il primario Xavier Jordan, secondo cui un test eseguito dopo l'ingresso in ospedale ha accertato la positività al Coronavirus. "Dopo aver escluso tutte le altre opzioni, abbiamo dovuto presumere che la paraplegia fosse stata causata dall'infezione".

Il medico ha spiegato che i due pazienti, entrambi sessantenni, sono stati trattati ciascuno per quattro mesi. "Entrambi hanno subito danni permanenti e dovranno affidarsi a una sedia a rotelle per il resto della loro vita". Tutti e due, sottolinea lo specialista, non erano vaccinati. "Si spera che la vaccinazione protegga da decorsi così gravi". La paralisi è stata scatenata dall'infiammazione delle cellule nervose del midollo spinale causata dall'infezione da Sars-Cov-2. "Sono casi molto rari, ma in linea di principio possono verificarsi con tutte le infezioni da virus".

Le conseguenze neurologiche del Covid

Il Covid viene normalmente accostato a sintomi dell'apparato respiratorio, ma nessun organo è fuori pericolo. Come spiegano dall'Ospedale Niguarda di Milano, infatti, "dopo le complicanze cardiovascolari, a catalizzare l’attenzione dei medici e della comunità scientifica, anche per la loro potenziale gravità, ci sono quelle neurologiche". Tali conseguenze non interessano per fortuna tutti i pazienti ma soprattutto gli anziani e comunque le segnalazioni di questo tipo sono aumentate negli ultimi anni. "In particolare già uno studio cinese pubblicato nelle prime settimane dall’inizio della pandemia sostiene che i sintomi neurologici siano presenti nel 36% dei pazienti con infezione da coronavirus", spiegano sempre gli specialisti del Niguarda. Tali sintomi  "possono manifestarsi come ictus nel 6% dei casi, come alterazioni dello stato di coscienza nel 15% e come danno muscolare nel 19%. Altri pazienti presentano uno strano e persistente formicolio alle mani e ai piedi e sintomi da encefalite che possono portare anche alterazioni dello stato comportamentale con ricadute psichiatriche". Seppur più rari, si sono registrati anche casi di paraplegia collegati al Covid-19.

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