Studenti si picchiano in classe, il preside li punisce: “Tenetevi per mano”

Due studenti della "Westwood High School" di Mesa (Arizona) vengono alle mani durante una lezione. Il preside decide di punirli, pur concedendo loro il beneficio della scelta: «Una sospensione o una umiliazione pubblica?». I due ragazzi, Charles e Julio, entrambi 14enni, hanno optato per il secondo, meno grave ma più imbarazzante, castigo: sono stati, infatti, costretti a sedersi mano nella mano per più di un'ora di fronte a tutti i loro compagni di classe. Facile, purtroppo, immaginare come una situazione del genere abbia potuto istigare la presa in giro degli altri studenti: «Ridevano tutti di loro e, chiamandoli per nome, chiedevano: "Ma siete gay, vero?"» ha detto una ragazza a ABC News.
Le foto dei ragazzi "puniti" ( e col volto coperto dalla vergogna) hanno poi fatto il giro dei social network, finendo con l'accrescere il disagio dei due studenti. Charles, il giorno dopo l'accaduto, ha preferito non andare a scuola, perché i compagni continuavano a prenderlo in giro. Ma quando gli è stato chiesto cosa avesse imparato da questo spiacevole episodio, ha affermato: «Non litigherò mai più a scuola».
La decisione di punire i ragazzi in quel modo è stata criticata da più parti. Su Facebook, alcuni hanno definito la punizione come «impropria». Altri hanno sottolineato come l'episodio possa in qualche modo incoraggiare il bullismo, visto come sono stati trattati i ragazzi dai coetanei. C'è anche chi fa notare come il caso faccia giungere un messaggio negativo agli studenti gay, in quanto suggerisce che l'immagine di due ragazzi dello stesso sesso che si tengono per mano è un atto di per sé "vergognoso".