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Strage di Palagiano, dopo un anno preso il killer del piccolo Domenico

Arrestati dai carabinieri di Taranto il presunto killer e il mandante del triplice omicidio avvenuto un anno fa in cui perse la vita il bambino di 3 anni.
A cura di Antonio Palma
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Ad un anno dall’agguato di Palagiano, in provincia di Taranto, svolta nelle indagini sulla strage in cui persero la vita il piccolo Domenico Petruzzelli di tre anni, la madre Maria Carla Fornari, di 30 anni, e il compagno di quest'ultima, il 43enne Mimmo Orlando. Al termine di complesse indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica di Taranto e dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce, i carabinieri del Comando provinciale di Taranto infatti hanno arrestato questa mattina il presunto autore materiale del triplice omicidio e il mandante dell'agguato. L'omicidio dei tre fu compiuto in serata sulla statale 106 ionica, nei pressi dell'uscita di Plagiano, a una ventina di chilometri da Taranto. Le vittime erano a bordo della vettura guidata dalla donna, che stava riaccompagnando il compagno in carcere dove era detenuto in regime di semilibertà, quando furono raggiunte da una serie di colpi sparati da un'altra auto. Con ogni probabilità, Domenico fu ucciso proprio perché era in braccio a Orlando, vero obiettivo dei killer.

L'agguato mortale

Il triplice assassinio avvenne esattamente un anno fa, il 17 marzo del 2014, e sconvolse l'intero territorio per la brutalità dell'azione e l'incuranza dei killer per la presenza dei bambini piccoli in auto. All'agguato infatti scamparono miracolosamente i fratellini del piccolo Domenico, di otto e sei anni, che erano seduti dietro e rimasero illesi. I piccoli, figli della donna, nel 2011 avevano perso già il padre che era stato ucciso in un altro agguato. I particolari dell'inchiesta saranno resi noti in una conferenza stampa nella Prefettura di Taranto a cui parteciperanno il procuratore antimafia Cataldo Motta, il procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio, e il colonnello dei carabinieri Daniele Sirimarco, con il prefetto Umberto Guidato.

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