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Storie d’amore nei giorni della quarantena: Paola e Michele si sono innamorati dal balcone

L’amore ai tempi del Coronavirus può nascere in modo insolito. Così è stato per Paola e Michele nella Verona di Romeo e Giulietta. Vicini di casa, non si era mai visti prima di uscire sui rispetti balconi il 17 marzo scorso. “Adesso però siamo innamorati pazzi, ci chiamiamo dieci volte al giorno, usciamo sul poggiolo e ci guardiamo per ore”.
A cura di B. C.
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L’amore al tempo del coronavirus può sbocciare anche per caso. Tra storie di quarantena e isolamento forzato è la nata la storia di Paola e Michele. Vicini di casa da sempre, i due non si erano mai conosciuti. Abitano entrambi in Borgo Santa Croce, nella Verona di Romeo e Giulietta. E proprio come per i due amanti della storia d’amore di ‎William Shakespeare, anche tra la 39enne avvocata e il 38enne bancario la scintilla è scattata su un balcone.

Tutto è iniziato lo scorso 17 marzo, quando Lisa, sorella di Paola, ha deciso di uscire sul terrazzo e mettersi a suonare ‘We are the champions’ dei Queen col violino. Con lei c’è anche Paola. Dall’altra parte della strada, circa a trenta metri di distanza, sul balcone dirimpettaio spunta Michele D’Alpaos. Pure lui attratto dalla musica e folgorato dallo sguardo della vicina. Fa una rapida ricerca sui social network, individua il profilo della donna Instagram e la contatta. I due, single, da allora sono inseparabili. Almeno virtualmente. Grazie ai telefonini stanno provando a tenersi stretti, nonostante tutto.

“Per una serie di motivi nessuno dei due aveva storie serie al momento – racconta Michele, come riporta Repubblica – Adesso però siamo innamorati pazzi, ci chiamiamo dieci volte al giorno, usciamo sul poggiolo e ci guardiamo per ore”. I due ragazzi non hanno ancora avuto un contatto di persona. Entrambi hanno genitori anziani in casa e non vogliono metterli a rischio in alcun modo. “ La prima cosa che faremo quando sarà finito tutto? Andremo nel parco dietro i nostri palazzi e finalmente potremo tenerci per mano”, sospira Paola. “È tutto così puro, mi sembra di essere tornata a quando avevo 16 anni” aggiunge. “Mai avrei pensato di provare sensazioni così forti in una situazione di tale privazione” ammette Paola.

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