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Covid 19

Stop isolamento positivi dopo 5 giorni, Galli: “Carica virale nei non vaccinati resta alta più a lungo”

Massimo Galli, già primario del reparto di malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, a Fanpage.it sulla proposta di stop all’isolamento dei positivi asintomatici dopo 5 giorni: “Dal punto di vista biologico, nel non vaccinato la carica virale resta più alta e più a lungo. Attenzione a cosa succederà con le nuove varianti”.
Intervista a Dott. Massimo Galli
già primario del reparto di malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano
A cura di Ida Artiaco
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Il professore Massimo Galli
Il professore Massimo Galli
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"Che il segnale che questa decisione trasmette sia lontano dall'entusiasmarmi è un dato di fatto. Però allo stato attuale dei fatti sarà forse uno su 5, in una situazione in cui i casi stanno certamente aumentando, il cittadino che denuncia la propria condizione. Il punto sostanziale è che oramai la gente si fa il tampone solo di rado".

A parlare è Massimo Galli, già primario del reparto di malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, che a Fanpage.it ha commentato le parole del ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha annunciato che a breve arriverà una modifica alla norma in vigore sull'isolamento dei positivi.

Secondo il nuovo provvedimento, la fine della quarantena potrebbe avvenire dopo 5 giorni se non si hanno sintomi. "Stiamo lavorando per far sì che gli asintomatici dopo 5 giorni di isolamento possano rientrare alle loro attività. A breve presenteremo una modifica alla norma in vigore", ha detto precisamente il Ministro.

Secondo Galli, "avere l'atteggiamento della limitazione e non avere nessuna possibilità di intervento, diventa una contraddizione di termini".

Dal punto di vista puramente biologico, ha aggiunto l'esperto, "il primo giorno di infezione la carica virale è alta sia che sia nel vaccinato che nel non vaccinato. Tuttavia, nel vaccinato la carica virale scende abbastanza rapidamente. È grave mandarlo a lavorare dopo 5 giorni? Se ha pregresse vaccinazioni difficilmente trasmette l'infezione. Un caso a parte può essere rappresentato dai soggetti con sistema immunitario compromesso che è meglio non rimandare a lavorare non tanto per motivi legati al solo fatto che possono essere contagi ma anche considerato che le loro condizioni meritano una gestione cautelativa maggiore".

"Diverso è il discorso del mai vaccinato che manterrà la carica virale più a lungo", ha detto ancora Galli. Pertanto, ha concluso, "mi rendo conto che in una situazione del genere diventa una diatriba in linea di principio questa dei 5 giorni. Ma attenzione, perché molto dipenderà dalle nuove varianti in arrivo: se davvero diventeranno più fastidiose potrebbero comportare problemi da non sottovalutare già nella prima metà di dicembre".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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