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Incidente Funivia Stresa-Mottarone

“Stiamo salendo in funivia”, Roberta e Angelo morti sul Mottarone festeggiavano i 40 anni di lei

Roberta Pistolato, 40 anni proprio il giorno della tragedia, laureata in Medicina lavorava alla Asl di Piacenza. Il marito Angelo Vito Gasparro, 45 anni, faceva la guardia giurata. Sono tra le vittime dell’incidente della funivia Stresa-Mottarone. L’ultimo messaggio alla sorella: “Stiamo salendo in funivia”.
A cura di Susanna Picone
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La tragedia della funivia Stresa-Mottarone in provincia di Verbania ha colpito cinque famiglie, tre residenti in Lombardia, una in Emilia-Romagna e una della Calabria, provocando 14 vittime e un ferito grave. La famiglia dell’Emilia Romagna era quella di Roberta Pistolato e Angelo Vito Gasparro. Entrambi originari di Bari, i due coniugi vivevano da qualche anno a Castel San Giovanni, nel Piacentino. Roberta e Angelo Vito si trovavano in gita al lago Maggiore per il compleanno di lei, che proprio nel giorno della tragedia festeggiava 40 anni. Il marito Angelo Vito di anni ne aveva 45.

Roberta Pistolato era fresca di studi in Medicina e lavorava come guardia medica alla Asl di Piacenza, il marito era una guardia giurata. Poco prima del tragico incidente sul Lago Maggiore Roberta aveva mandato un messaggio alla sorella che vive in Puglia: “Stiamo salendo in funivia”, le aveva scritto verso le 11. Ma la cabina su cui viaggiavano per raggiungere il Mottarone è precipitata intorno alle 12:30 per cause ancora da chiarire. "Ho appreso da poco questa tragedia immane. Mai avrei immaginato ci potessero essere nostri concittadini. Ci colpisce tutti come città, ci lascia sgomenti ancora una volta. È successo l'inimmaginabile, era una coppia giovane, inserita", le parole all'Ansa della sindaca di Castel San Giovanni, Lucia Fontana.

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“È una serata molto triste per la nostra Azienda. Nella tragedia odierna di Stresa-Mottarone, sul lago Maggiore, abbiamo perso una collega, la dottoressa Roberta Pistolato, vittima dell'incidente della funivia insieme al marito Angelo Vito Gasparro. La professionista da qualche mese stava svolgendo attività come medico nei centri di vaccinazione della nostra provincia e anche a casa dei pazienti. In precedenza, fresca del giuramento di Ippocrate, aveva lavorato nella Continuità assistenziale (ex Guardia medica). Tutti i colleghi desiderano esprimere cordoglio e vicinanza alla famiglia”, si legge sul profilo Facebook dell’Azienda Usl di Piacenza. "Era una professionista disponibile e cordiale – evidenzia Anna Maria Andena – che ha sempre dimostrato spirito di servizio nello svolgimento del proprio lavoro”.

“Profondo dolore per una tragedia che lascia attoniti e sulla quale va fatta piena luce. Non è accettabile che si debba morire così. Tante vittime, in quella che doveva essere una giornata di svago e serenità. Fra loro, anche due coniugi residenti da tempo a Castel San Giovanni, comune in provincia di Piacenza, lei guardia medica alla Ausl di Piacenza, sanità provinciale che tanto ha dato in quest’ultimo, durissimo anno e mezzo di pandemia. Esprimo il più profondo cordoglio ai loro familiari, anche a nome della Giunta e di tutta la Regione. Ci stringiamo loro. Lo stesso con la comunità di Castel San Giovanni e la Ausl piacentina. Medesimo pensiero di vicinanza che va alle famiglie di tutti coloro che hanno perso la vita”, le parole del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

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