Spiaggia, il regno degli smemorati: sotto l’ombrellone di tutto, perfino la dentiera
Il relax e il caldo fanno la loro. Poi se uno è smemorato già di suo o peggio ancora porta tantissime cose sotto l'ombrellone, allora il gioco è fatto e perdere parte della ‘dotazione balneare' è cosa facile. Il Sib, Sindacato italiano balneari aderente a Confcommercio, spiega che tra turisti stranieri e italiani l'elenco degli oggetti smarriti è bizzarro e folto.
Gli stranieri – spiegano i titolari di lidi e bagni – sono più attenti, le famiglie italiane con bambini piccoli, quelle che perdono più cose. Ed ecco la classifica: in testa svetta il classico: occhiali da sole o da vista, seguite dalle ciabatte da mare, dall'immancabile crema solare. Scesi dal ‘podio olimpico' ci sono poi altri accessori come il costumino del bambino e le chiavi (di casa, dell'auto, della cabina). A questo poi si aggiunge il cellulare (meno lo smartphone che forse per il costo più elevato viene tenuto sempre d'occhio) e poi il resto sono ‘classici': asciugamani, borse, collanine/bracciali e portafogli. Il più delle volte il giorno successivo si ritorna in possesso del proprio oggetto, i ritrovamenti sono all'ordine del giorno e le restituzioni sfiorano il 98%. Per quanto riguarda il quotidiano o la rivista, ma anche il classico libro sotto l'ombrellone, sono lasciati di proposito e non saranno mai più reclamati. C'è poi chi cerca e spera nel "tesoro": ci sono i giovani con metal detector che setacciano le spiagge alla ricerca di monete, braccialetti, collane preziose o del più ambito: il Rolex d'oro. Ma quello è difficile trovarlo: il proprietario se lo tiene ben stretto al polso.