Sondaggi elettorali: rimonta PDL, ora il centrosinistra è a poco più di 6 punti

Recupera il Popolo della Libertà, in flessione il Partito Democratico e l'intero centrosinistra, bene il Movimento 5 Stelle. Sono questi a grandi linee i dati che emergono dall'ultimo sondaggio della SWG sulle intenzioni di voto degli italiani alle politiche del 24 e 25 febbraio. Tra le altre cose, decisivo sembra essere l'impatto delle televisioni, con il 30% degli intervistati che si dichiara influenzato dal tubo catodico, che sembra contare più della popolarità dei candidati (28%) e dei programmi (23%).
In sostanza, dunque, il Partito Democratico si conferma primo partito ma con solo il 28,8% dei consensi (va detto che la SWG è l'unico istituto che colloca i democratici sotto al 30%), seguito dal PDL con il 17,7% (in crescita di due punti percentuali), quindi il Movimento 5 Stelle che, in concomitanza con l'avvio dello tsunami tour di Grillo, torna al 16,8%. Molto indietro Scelta Civica di Monti 8,6%, Rivoluzione Civile di Ingroia 5,4%, Lega Nord 5,4% ed Unione di Centro, stabile intorno al 4%. Confermato dunque il vantaggio del centrosinistra alla Camera, anche se limitato a poco più di 6 punti di margine: prospettiva che di fatto metterebbe sostanzialmente a rischio la conquista del premio di maggioranza in tutte le Regioni (essenziale per conquistare un numero di seggi al Senato tale garantire la governabilità per i prossimi 5 anni). Stabile invece il numero di italiani che si dichiara indeciso, un bacino del 30% circa che potrebbe risultare decisivo e cambiare completamente i giochi.