Soldi per “quei signori lì” e accordi prima dell’interrogatorio di Sempio: perché è indagato l’ex pm Venditti

Soldi inviati per "pagare quei signori lì" con modalità non tracciabili e intercettazioni ambientali che lasciano intendere che Andrea Sempio sapeva già le domande che gli sarebbero state rivolte nell'interrogatorio sul caso di Garlasco. Su questi due punti si stanno concentrando le indagini della Procura di Brescia che ha indagato l'ex procuratore di Pavia Mario Venditti che nel 2017 archiviò le indagini su Sempio (oggi invece indagato per omicidio in concorso dalla Procura di Pavia) perché non ritenuto coinvolto nel delitto di Chiara Poggi. Ma di cosa è indagato Venditti?
Mario Venditti accusato di aver ricevuto denaro per favorire Andrea Sempio
Come si legge nel decreto di perquisizione, l'ex procuratore è accusato di aver "ricevuto una somma indebita di denaro, nell'ordine di 20-30mila euro, per favorire Andrea Sempio nell'ambito del procedimento penale di cui era co-titolare in qualità di procuratore aggiunto della Repubblica". Per questo motivo carabinieri e guardia di finanza questa mattina hanno eseguito perquisizioni a casa dei genitori di Andrea Sempio e dei suoi zii. Così come nelle abitazioni di Mario Venditti e delle forze dell'ordine che nel 2017 sarebbero state coinvolte nell'interrogatorio di Sempio, ovvero Silvio Sapone e Giuseppe Spoto. Ma entriamo nel dettaglio.
La nuova indagine è scattata dopo che nella perquisizione dello scorso 14 maggio a casa dei genitori di Andrea Sempio era stato trovato – e quindi sequestrato – un appunto scritto a mano. Su questo biglietto c'era scritto: "Venditti gip archivia x 20. 30. euro". Si fa riferimento all'archiviazione richiesta da Venditti nei confronti di Andrea Sempio in data 15 marzo del 2017 (quando era stato indagato per la prima volta sul delitto di Chiara Poggi) e accolta dal gip in data 23 marzo dello stesso anno. Come emerge dalle carte della Procura di Brescia, c'è l'ipotesi che agli inizi del mese di febbraio 2017 fosse stata proposta al procuratore aggiunto Mario Venditti una somma di denaro correlata, per gli attuali investigatori, all'archiviazione del procedimento.
Quali sono le anomalie nelle indagini del 2017 secondo la Procura di Brescia
Nel decreto si parla di anomalie legate alle indagini del 2017. Prima tra tutte della mancata trascrizione di alcuni passaggi delle intercettazioni ambientali tra Andrea Sempio e le forze dell'ordine che appartenevano alla sezione della polizia giudiziaria. Secondo gli inquirenti, proprio questi appartenenti alla Pg (le cui case sono state perquisite nella mattina di oggi 26 settembre) avrebbero avuto "contatti non relazionati, ovvero di una durata incongrua rispetto all'attività da svolgere" con i Sempio. Si sarebbe parlato dei temi a cui la famiglia Sempio avrebbe dovuto rispondere durante l'interrogatorio.
Nel dettaglio, i pm fanno riferimento ad alcuni contatti opachi tra Sempio e l'addetto e il responsabile della Sezione di polizia giudiziaria, ovvero rispettivamente Giuseppe Spoto e Silvio Sapone. Verrebbe contestata anche la breve durata dell'interrogatorio di Andrea Sempio. E ancora: nel decreto si fa riferimento a "un'annotazione d'indagine" degli investigatori del 7 marzo 2017, poco prima della richiesta di archiviazione, che si concludeva "con formula ‘tranchant' circa la ‘completa assenza di elementi a supporto delle ipotesi accusatorie a carico di Andrea Sempio'".
Tutto sarebbe supportato dalle intercettazioni ambientali che farebbero intendere che Sempio era stato informato delle domande che gli sarebbero state rivolte durante l'interrogatorio. Si sentirebbe il padre dell'indagato rivolgersi al figlio dicendogli: "Chiunque ha detto che ti chiederà le cose che sono state depositate". E Andre Sempio gli aveva risposto: "Lo so, lo so".
Ma soprattutto – secondo la Procura di Brescia – tra i passaggi intercettati e non trascritti c'è il riferimento fatto dalla famiglia Sempio di pagare "quei signori là" con modalità non tracciabili. Tanto che nella carte della Procura di allora vennero omesse anche ogni verifiche bancarie: questo vuol dire che non si sa quindi chi erano i beneficiari e la causale della transizione dei soldi. Certo è che tra il dicembre 2016 e il giugno 2017 le zie di Andrea Sempio avevano emesso assegni verso il padre di Andrea Sempio per una cifra complessiva di 43mila euro. E ancora: sarebbe stato accertato che Andrea Sempio e il padre nello stesso periodo avrebbero effettuato prelievi in contanti per 35mila euro.
Da qui le perquisizioni di questa mattina nei confronti della famiglia Sempio (zii compresi), Mario Venditti e gli appartenenti alle Pg nel 2017 coinvolti nell'interrogatorio di Andrea Sempio.